Ricatto hard all'amante, la casalinga: «Avevo bisogno di soldi per curarmi»

Ricatto hard all'amante, la casalinga: «Avevo bisogno di soldi per curarmi»
di Teodora Poeta
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Giovedì 15 Settembre 2022, 08:35

All’indomani dell’udienza di convalida dell’arresto della casalinga 46enne di Tossicia (Teramo), A.M., e di suo marito, G.M., un impiegato 49enne pure lui di Tossicia, entrambi ai domiciliari da lunedì sera con l’accusa di estorsione in concorso ai danni dell’amante di lei, emergono nuovi particolari. A quanto pare, infatti, martedì la donna di fronte al gip Roberto Veneziano, che non ha ancora pronunciato alcuna ordinanza, avrebbe raccontato che a lei i soldi servivano perché quella relazione extraconiugale l’aveva rovinata psicologicamente e si sarebbe voluta far curare.

Una frustrazione talmente profonda, insomma, da spingerla fino a chiedere 30mila euro all’amante pur di riprendersi la sua vita. Questo perché, sempre stando alla sua versione dei fatti, sarebbe stato lui a cercarla e ad insistere nel proseguire quella storia clandestina, nonostante i messaggi di lei che dimostrerebbero il contrario. Con la casalinga che ad un certo punto dell’udienza di convalida ha scelto di non proseguire e avvalersi del silenzio.

Cosa che, invece, non ha fatto suo marito, il quale ha portato a termine il lungo interrogatorio. All’uomo i carabinieri hanno trovato un video amatoriale che riprendeva sua moglie con l’amante in atteggiamenti intimi usato per la richiesta estorsiva. In questo caso il 49enne ha sostenuto che quel video, pare però che ce ne siano anche altri, sarebbe stato girato sì da lui, ma non per ricattare l’amante di sua moglie, bensì per utilizzarlo come prova per mettere alle strette proprio sua moglie. Una prova di fronte alla quale la 46enne non avrebbe potuto negare l’evidenza.

Anche lui, in udienza, sarebbe caduto in una serie di contraddizioni che adesso sono al vaglio del gip per l’eventuale convalida dell’arresto.

Un intreccio che si fa sempre più complesso dal quale marito e moglie sembra che ne provino a venire fuori con difficoltà. Era stato il loro difensore, l’avvocato Eugenio Galassi, ad annunciare che per quanto riguarda la casalinga si riservava di chiedere un’eventuale valutazione psicologica. Dal canto suo la vittima (assistito dall’avvocatessa Antonella Galizia) ha ben compreso di aver fatto la scelta migliore denunciando l’accaduto. Sono stati i carabinieri a tendere la trappola alla donna, arrestata dopo aver intascato i soldi nel luogo fissato per l’appuntamento, un posto appartato vicino al cimitero di Cartecchio. Il primo settembre è stata lei a mandare un messaggio all’amante. Quando subito dopo si sono incontrati nel loro solito posto ha raccontato, quasi incredula e spaventata, che suo marito aveva scoperto la loro relazione e che adesso voleva da lui 30mila euro per non raccontare tutto a sua moglie.

Una relazione, tra alti e bassi, che andava avanti da circa due anni, con alcuni incontri amorosi avuti negli hotel pagati persino dall’indagata che oggi, al contrario, avrebbe raccontato di esserne uscita devastata psicologicamente, tanto da aver bisogno di soldi per le cure. Intanto è atteso per le prossime ore il decreto del gip in seguito all’udienza di convalida dell’arresto dei due coniugi attualmente ancora agli arresti domiciliari.

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