«Scattò quelle immagini quando eravamo in atteggiamenti intimi», ha raccontato la vittima davanti ai carabinieri, che hanno condotto le indagini coordinate dal pm Marika Ponziani. Per evitare di avere contatti, lei lo ha tolto anche dalla lista degli amici su Facebook e ha bloccato il suo profilo: «Non pago di ciò, Fabio è riuscito ad aggirare anche questa barriera, pubblicando messaggi a me diretti sui profili dei nostri amici comuni di Facebook, nei quali mi chiede insistentemente notizie, mi implora di dargli la possibilità di ricontattarmi e, a volte, mi fa pervenire larvate minacce in cui lui fa riferimento all’album fotografico compromettente di cui dispone. Si tratta di minacce concrete e reali, tant’è che il giovane ha pubblicato su Whatsapp, anziché una sua immagine, una mia foto, in cui, pur non comparendo il mio volto, appaio in abiti succinti. Alcune di queste immagini le ha messe su Facebook accompagnandole con la frase: “ricordati che io ho queste”».
Per la Procura, l'uomo «si appostava e transitava ripetutamente nei pressi dell’abitazione della ragazza, alla quale inviava messaggi attraverso cui le faceva intendere che la stava controllando». In ultimo, l’imputato «aveva atteggiamenti morbosamente gelosi nei confronti degli amici della ex, sino al punto di minacciarli di percosse». Il ventenne - ricostruiscono gli investigatori - le scriveva messaggi di questo tenore: «Stare con te è un privilegio. Dopo di me nessun altro ti deve avere, nessuno, nessuno». La vittima, al momento della denuncia, si è detta «letteralmente esasperata: ho cambiato le mie abitudini. E ho cessato ogni forma di vita sociale, rinunciando a tutto ciò che facevo prima che tutta questa brutta vicenda avesse inizio. Ho paura a uscire da sola perché temo che possa aggredirmi. Con il suo comportamento di minaccia, è riuscito a farmi “terra bruciata” intorno: molti dei miei vecchi amici mi hanno isolata, perché temono di incorrere nelle ire di lui, quando dovessero essere scoperti in mia compagnia. Sto subendo serie ripercussione di natura psicologica: ho perso la tranquillità e non riesco neppure a prendere sonno». La prossima udienza è fissata a novembre.
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