Ricatto sessuale via web: «Paga o le tue foto faranno il giro dei social». I soldi finivano in Costa d'Avorio

Ricatto sessuale via web: «Paga o le tue foto nude faranno il giro dei social». I soldi finivano in Costa d'Avorio
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Martedì 28 Luglio 2020, 13:23 - Ultimo aggiornamento: 14:18

Un quaratenne della provincia di Chieti cade nella rete del "sextortin", le estorsioni sessuali. A febbraio era stato agganciato sul web da una bellissima donna che, grazie a Facebook, lo aveva trovato e contattato e lui - ignaro della truffa - aveva accontentito di parlale via Skype. Fin da subito erano state chiare le intenzione della donna, che aveva inziato a denudarsi in video e chiedeva anche all'uomo di fare altrettanto. Poi, dopo un paio di viodeochiamate erotiche, era scattato il ricatto sessuale: «Se non paghi mando le foto delle tue parti intime e tutti i tuoi contatti facebook». E lui ha inziato a pagare una piccola parte del dovuto. Quando ha capito che le richieste di soldi non sarebbero mai finire si è rivolto ai poliziotti della squadra mobile di Chieti.

Le indagini sono partite dalla carta Postepay, intesta  a un uomo di Bergamo, un prestanome, ma i soldi erano finiti in Costa d'Avorio e spesi nella città di Abidjan. In 4 mesi la carta aveva ricevuto 30mila euro di pagamenti da 50, 100 fino a 2.500 alla volta. Il bergamasco è stato denunciato per estorsione e la procura sta anche valutando il reato di riciclaggio. Difficile arrivare a indagare in Costa d'Avorio dove il denaro è effettivamente andato.

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