I fatti risalgono alla notte del 3 settembre scorso quando M.D.B., poco dopo la mezzanotte, giunge sul lungomare di Montesilvano in cerca di una vittima. Tra le tante lucciole che di notte popolano la riviera, sceglie una prostituta rumena. La fa salire sulla sua Lancia Y di colore blu, spacciandosi per un cliente interessato alle sue prestazioni sessuali. La coppia si apparta in un luogo buio e isolato dove la donna, priva di vie di fughe e senza alcuna possibilità di chiedere aiuto, si ritrova in trappola. L'uomo infatti tira fuori un taglierino, con una lama lunga 4 centimetri, che punta alla gola della prostituta. Le intima di consegnargli il danaro e il telefono cellulare. La donna è pietrificata e M.D.B. si appropria della sua borsa che in realtà contiene appena 20 euro, oltre alla carta d'identità e alle chiavi di casa della donna. Sul posto, all'incrocio tra via Arno e via Aldo Moro, giungono i carabinieri, che trovano la donna illesa ma comprensibilmente in preda al panico. Le successive indagini consentiranno di risalire all'autore del crimine che ieri, dopo essere stato inchiodato dalla donna, ha incassato una nuova condanna.
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