Ragazzo accoltellato per un monopattino: il branco alle corde

Ragazzo accoltellato per un monopattino: il branco alle corde
di Tito Di Persio
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Domenica 12 Giugno 2022, 09:37

«So chi è stato ad aggredirmi». E' quanto ha affermato uno dei tre studenti universitari teramani che nella notte di giovedì sono stati massacrati di botte, accoltellati e minacciati con una pistola taser puntata sotto la gola, sul lungomare ad Alba Adriatica da una decina di persone. In settimana è previsto un confronto all'americana per il suo riconoscimento.

Quindi, ci sarebbe un primo sospettato. Si tratta di un giovane con i capelli rasati dalla corporatura robusta, già noto alle forze dell'ordine. A fornire ieri mattina la descrizione dettagliata di uno dei picchiatori è stato proprio il giovane che sbadatamente ha fatto cadere il monopattino di uno del branco.


«Non è possibile che tre bravi ragazzi escano una sera per divertirsi e per un futile motivo rischiano di non fare ritorno a casa». A dire queste parole visibilmente irritata e preoccupata è la madre di uno dei pestati. «Sono arrabbiata, - sottolinea la donna veniamo da due anni di Pandemia che hanno azzerato la vita sociale dei nostri figli.

E appena possono uscire a fare serata a due passi da casa rischiano di morire. Perché questo hanno rischiato. Mio figlio mi ha detto: mamma, pensavo che mi avrebbero ucciso. Ci ha salvato un signore di mezza età che si è messo ad urlare dal balcone».

Poi la signora ha raccontato che il figlio, che al momento fa fatica a parlare dell'accaduto, gli ha detto che insieme agli altri due amici erano stati in un famoso locale di Alba. Sono usciti verso le 2.30. Dovevano percorrere poche centinaia di metri per riprendere la macchina. Mentre passavano davanti un ristorante etnico Kebab, su viale Guglielmo Marconi, uno di loro con il braccio ha urtato un monopattino ed è caduto a terra. Il teramano lo ha subito raccolto e si è scusato con il proprietario che subito gli ha iniziato ad urlare contro. E' intervenuto un ragazzo di colore con il taser e poi botte.
 

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