Con tre condanne e tre assoluzioni, si è concluso ieri il processo che ha ruotato attorno al night di Pizzoli (L'Aquila) “Lap Dance”. Con l’accusa di sfruttamento della prostituzione di ragazze straniere reclutate per spettacoli porno e poi impiegate in altro modo, per un compenso di 50 euro a prestazione sessuale, sono stati condannati Mauro Ceccarelli di 61 anni, Bruno Biondi di 56 anni ed infine Roberto Di Cola di 62 anni, i primi due dell’Aquila, il terzo di Pescara, assistiti dall’avvocato Maria Teresa Di Rocco e Silvia De Santis. Per costoro la condanna è stata di 5 anni di reclusione, 8 mila euro di multa e interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Assolti Pierluigi Frati di 47 anni, Fabio Quintiliani di 37 anni ed infine Claudio Lepidi di 65 anni, i primi due di Pescara, il terzo dell’Aquila, assistiti dall’avvocato Vincenzo Calderoni. In particolare Ceccarelli, Biondi e Di Cola erano accusati di aver sfruttato la prostituzione di donne straniere, indotte a prostituirsi nel locale dietro pagamento di 50 euro per singola prestazione, pagata dai clienti direttamente ai componenti del sodalizio criminale. Gli altri imputati, quelli per i quali il Tribunale si è pronunciato con l’assoluzione, avrebbero svolto il ruolo di reclutamento e accompagnamento delle straniere da Pescara al locale e presso un residence ubicato sempre a Pizzoli, nella disponibilità di uno degli imputati. Il Tribunale ha infine dichiarato prescritto la contestazione mossa al solo Biondi e Lepidi di avere agevolato la prostituzione di una donna ucraina assunta come barista sempre nel locale “Lap Dance”.
L'Aquila, prostituzione nel night club: tre condanne

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Giovedì 21 Dicembre 2017, 10:25
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