Presentato il volume “Suoni e immagini di una città musica all’Aquila tra medioevo e prima età moderna”

le due autrici del libro
di Sabrina Giangrande
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Domenica 13 Giugno 2021, 11:08 - Ultimo aggiornamento: 11:09

L'AQUILA Nella splendida cornice della sala lignea del Palazzetto dei Nobili, è stato presentato sabato 12 giugno il libro “Suoni e immagini di una città musica all’Aquila tra medioevo e prima età moderna” delle autrici Maria Antonietta Cignitti e Valentina Panzanaro, la Cignitti direttore artistico presso “Le Cantrici di Euterpe” e la Panzanaro docente di musicologia nonché cantrice nell’insieme vocale aquilano citato.

Due autrici e un obiettivo unico, quello di offrire al lettore un viaggio musicale attraverso la ricostruzione di un paesaggio sonoro, percorso solo in apparenza difficoltoso per la carenza di fonti primarie, ma che rivelerà uno straordinario scenario di eventi e fenomeni culturali con protagonista la storia della comunità aquilana.
«Il libro- si legge in una nota- nasce dal desiderio di narrare lo straordinario panorama musicale che si è andato consolidando nel corso del tempo, attraverso la lettura attenta delle fonti che hanno restituito un quadro musicale vivace e multiforme della comunità aquilana. L’indagine ha preso in considerazione parallelamente testimonianze di natura diversa, quali cronache, fonti d’archivio, iconografiche e studi scientifici pubblicati nel corso del tempo da musicologi, storici dell’arte, antropologi, letterati che hanno analizzato differenti aspetti della vita sociale e musicale culturale della città e del territorio».

Alla presentazione sono intervenuti: Arnaldo Morelli docente dell’Università dell’Aquila, Antonello Colimberti docente dell’Accademia di belle arti dell’Aquila, le autrici, Maria Antonietta Cignitti e Valentina Panzanaro, con la partecipazione dell’Aquila Altera ensemble, con Gabriele Pro, Antonio Pro e Beatrice Dionisi, rispettivamente alla viella, liuto e arpa.

La musica sarà quindi il sottile “fil rouge” che accompagnerà il lettore in una storica retrospettiva, in cui emergerà «l’intento di mostrare il paesaggio sonoro come elemento importante, tra i molti e differenti aspetti, che contribuì a rendere L’Aquila “Magnifica citade”». 
Sabrina Giangrande
 

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