Coronavirus, la "Tonda" a domicilio: la pizzeria Trieste guida la ripartenza del commercio

Il momento dell'infornata alla pizzeria Trieste di Pescara Pescara, la "Tonda" a domicilio, la pizzeria Trieste guida la ripartenza del commercio
di Paolo Vercesi
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Mercoledì 15 Aprile 2020, 08:02 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 01:51

«Prima chi ha bisogno». Un pensiero che Riccardo Ciferni ha elevato a filosofia di vita, forse - chissà -  in segno di riconoscenza alla famiglia dalla quale ha ereditato un dono prezioso, una ricetta speciale che lui custodisce come il più caro dei segreti: quella della pizzetta rossa artigianale che a Pescara è diventata simbolo della Pizzeria Trieste, oggi Trieste Pizza, marchio nato nel 1958 che da qualche anno ha letteralmente preso il volo su scala internazionale, partendo da lungomare Matteotti a Pescara. Marchio che all'estero - da Londra a Madrid - è diventato "Tonda", ispirato alla forma di quella che per tante generazioni di studenti pescaresi è stata la merenda  della ricreazione a scuola.

 Ciferni guida l'attività insieme con la moglie Laila e come tante attività commerciali ha subito uno stop all'attività in conseguenza dell'emergenza Coronavirus. Il tempo di riordinare le idee, finché lo scorso 5 aprile non è arrivato l'annuncio sulla bacheca Facebook: «Siamo attivi con la consegna a domicilio», indicando recapiti e modalità per ordinare e ricevere le pizzette a casa. Un segnale recepito con sollievo dai pescaresi - sempre più spesso assaliti da una improvvisa voglia di pizza in questo tempo di isolamento domiciliare -  e che ha dato fiducia a tutto il comparto della ristorazione, che proprio con le consegne porta a porta sta cercando una via per una efficace ripartenza.
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L'etichetta di Trieste Pizza è in buona compagnia vista la lista delle attività che stanno seguendo lo stesso percorso pur di lavorare, che si tratti di cucina tradizionale abruzzese, di pizza, dei celebrati arrosticini o anche di più esotici involtini primavera. «Il nostro vuole essere un segnale di presenza in un momento difficile, certo siamo abituati ad altri numeri ma questo è il momento di impegnarsi in uno sforzo straordinario - commenta Riccardo Ciferni -. Copriamo il servizio su Pescara e arriviamo ad estenderlo anche alle vicine Montesilvano e Spoltore».
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Ma è da dietro le quinte della Pizzeria Trieste che Ciferni ha lanciato e continua a lanciare il segnale più forte e più convincente in supporto a quanti sono in prima linea in questa battaglia contro il maledetto virus, leggi la beneficenza che continua a fare attraverso donazioni di pizzette al personale sanitario dell'ospedale, senza mai dimenticare gli ultimi della città: i poveri assistiti dalla Caritas e da altre associazioni di volontariato. Sotto questo punto di vista, i forni di Trieste Pizza non sono mai stati spenti: sono migliaia le pizzette donate nelle ultime settimane. E se pure Ciferni, per timidezza e pudore, sceglie di restare lontano dai riflettori, ogni volta è il fragore del pubblico ringraziamento a rendere noto il suo gesto solidale e generoso: ultimo quello del 17 marzo scorso, quando il consigliere comunale Udc Massimiliano Pignoli e l'assessora Nicoletta Di Nisio hanno consegnato 200 pizzette che proprio "Trieste" ha voluto far recapitare a medici, infermieri, Oss e alle caposala dei reparti dell'ospedale Santo Spirito di Pescara.
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«Di iniziative di beneficenza ne abbiamo sempre fatte e continuiamo su questa linea con riservatezza - si schermisce Ciferni -. Al di là delle diverse situazioni e dei diversi contesti in cui siamo presenti, la particolare emergenza legata al Coronavirus ci insegna che questo è il momento di donare: non abbiamo a che fare con un momento di crisi simile ai tanti affrontati in passato. Stavolta è diverso, le ripercussioni economiche e lavorative sulla società sono devastanti e ci sono tanti nuovi poveri che non sanno come fare per mangiare. Persone che per dignità non trovano la forza di presentarsi alla Caritas o alla mensa dei poveri per chiedere un piatto caldo. Ecco allora che ognuno di noi fa quello che può per aiutare».
 

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