Piombò con l'auto sulla folla lungo il corso: a giudizio

Piombò con l'auto sulla folla lungo il corso: a giudizio
di Walter Berghella
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Sabato 7 Gennaio 2023, 08:09

Pirata della strada su corso Trento e Trieste, incidente con due feriti: è stata fissata al 23 gennaio l'udienza preliminare. Imputato di tentato omicidio è E.T., 28 anni, di Guarenna di Casoli, arrestato lo scorso 13 settembre dai carabinieri. Il giovane si è visto già rigettare la richiesta dei domiciliari ed è ancora recluso al supercarcere di Lanciano per timore della reiterazione del reato. «Manca pure il movente per quell'azione - dice l'avvocato Alberto Paone -. Ho presentato istanza di rito abbreviato condizionato a una perizia sulla capacità di intendere e volere al momento del fatto».

Fu una mattina di terrore quando l'indagato si è intrufolato sul Corso alla guida della vecchia Fiat Punto e ha seminato terrore attraversandolo a oltre 100 km/h e puntando passanti, appunto 2 i feriti, e tavolini esterni dei bar, dopo aver aggirato gli ostacoli di sicurezza. Ha bypassato i new jersey di sicurezza per le feste di Settembre e passato tra i camion della ditta di luminarie Gargarella. Salito sul marciapiede angolo via De Crecchio, ha accelerato con uno zig zagare drammatico con i pedoni presi per birilli. Quanto ai feriti le loro condizioni di salute sono andate progressivamente migliorando. Gabriele Staniscia, 77 anni, di Lanciano, il primo ad essere stato investito, venne ricoverato per politrauma e fratture a Pescara, e poi Luciana Iavicoli, 68 anni, finita al Renzetti per il bacino fratturato.

Luciana ha salvato il nipotino di un anno e mezzo che portava a spasso lanciando in avanti il passeggino poi è stata sbalzata in aria dal pirata della strada.


«Non sto bene, sento rumori nella testa e vedo lampi di luci negli occhi» spiegò E.T. al gip. A seguito di indagini difensive, l'avvocato Paone ha allegato la richiesta di una dottoressa di Pescara che gli aveva prescritto visita psichiatrica che però lui non ha mai fatto, come nel caso di un'altra prescrizione di assistente sociale di Casoli, quindi un certificato del pronto soccorso di Lanciano dove è giunto in stato alterato. «C'è da rimarcare il fatto che non aveva intenzione di ammazzare persone che non conosceva - aggiunge l'avvocato Paone -. Ha agito in uno stato di agitazione. Non è un delinquente ed è persona tranquilla. Purtroppo in certi momenti perde la lucidità. In carcere sta prendendo gli stabilizzatori di umore. Mi auguro che il gup disponga la perizia. In merito all'incidente sul Corso il mio assistito dice di non essersi reso conto di aver investito delle persone, ricorda solo i tavolini. Quando è passato il panico è stato lui a chiamare i carabinieri».
 

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