In carcere per furti e truffe evade e per 4 anni vive con un altro nome in un casolare: preso. Il suo cane adottato dai carabinieri

In carcere per furti e truffe evade e per 4 anni vive con un altro nome in un casolare facendo piccoli lavori: preso. Il suo cane adottato dai carabinieri
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Sabato 20 Novembre 2021, 10:48

Faceva il bracciante e sotto falso nome svolgeva piccoli lavori per gli agricoltori della zona di Teramo. Con i pochi soldi che guadagnava si era sistemato in un vecchio casolare con un cane pastore tedesco. Quando qualcuno gli chiedeve di esibire la carta di identità mostrava un documento scolorito con una foto posticcia: «L'usara del tempo» si giustificava con il suo inconfodibile accento. Ma quel documento, che per anni lo ha portato in giro per l'Italia sotto falso nome, non è riuscito a beffare i carabinieri di Pineto che hanno controlloto e hanno scoperto che l'uomo era evaso dal carcere di Bologna e da 4 anni  era latitante.

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Ieri sera i militari lo hanno arrestato: si tratta di un 53enne originario di Parma, che si nascondeva in un casolare abbandonato di Pineto. L’uomo a causa di un’ordine di detenzione carceraria di oltre quattro anni, emesso nel 2016 dalla Procura di La Spezia per furti e truffe commessi in precedenza, era stato sottoposto alla semilibertà con obbligo di rientro giornaliero, per la notte, presso il carcere di Bologna, dove però nel 2017, al termine di un permesso, non aveva più fatti rientrato: si lui si perse ogni traccia nonostante le ricerche continue. I carabinieri, grazie anche alle impronte digitali rilevate, hanno appurato che l’uomo, grazie ad alcuni falsi nomi, era riuscito sempre ad eludere i controlli, sfuggendo alla cattura. Ci ha provato anche questa volta, esibendo ai militari dell’Arma, una carta d’identità a cui aveva apposto la sua foto, ma che conteneva le generalità di un’altra persona. Condotto in caserma,  grazie alle impronte digitali e all’individuazione dei tre alias usati dal latitante, i carabinieri hanno ricostruito parte degli spostamenti degli ultimi quattro anni, scoprendo che era giunto a Pineto da Altamura, in provincia di Bari. Qui, in Abruzzo, per mantenersi ha svolto lavori agricoli per alcuni imprenditori della zona, presentandosi però sempre sotto falso nome.

Nel casolare abbandonato è stato trovato il suo pastore tedesco, un cane buono che ha subito scondinzolato quando ha visto l'arrivo dei militari. E' stato adottato dai carabinieri, in attesa di un affido. L’uomo è stato condotto di nuovo in carcere per terminare di scontare la pena, a cui però si aggiungerà la denuncia per i reati di evasione e di sostituzione di persona.

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