«Nel progetto di potenziamento ferroviario- insiste Puetrucci- che ho avuto modo di presentare ufficialmente l’anno passato, tuttavia, la Pescara-Roma non può prescindere dall’Aquila. Se per rendere più veloce il percorso in treno da Pescara al capoluogo regionale basterebbe potenziare un paio di chilometri di ferrovia nel pressi di Sulmona, riducendo a un’ora il viaggio e avvicinando finalmente le due aree regionali, il collegamento dall’Aquila a Roma è stato studiato attraverso la realizzazione di una bretella tra Scoppito e Rocca Sinibalda, in provincia di Rieti, che si riconnetterà a sua volta alla nuova linea Rieti-Passo Corese-Roma, già finanziata e in via di realizzazione. Il nuovo tratto a doppio binario e lungo una trentina di chilometri costerebbe un miliardo di euro e andrebbe a inserirsi nel più ampio quadro degli investimenti infrastrutturali che interessano l’area appenninica del Centro Italia, sia in un’ottica di rilancio e sviluppo delle zone colpite dai terremoti del 2016/17 sia, soprattutto, in previsione dei nuovo corridoi europei che sorgeranno sull’asse Est-Ovest del collegamento trasversale europeo Ploce- Ortona- Civitavecchia- Barcellona, inserendo così L’Aquila in posizione baricentrica su questi nuovi assi strategici di comunicazione».
«Mi pare che quello su cui ho lavorato negli anni passati- si legge ancora nella nota- e che oggi attira l’attenzione di molti, possa avere finalmente le gambe giuste, inserendosi nel progetto più ampio che include l’Abruzzo nell’alta velocità, e mettendo la parola fine all’isolamento endemico della nostra regione e della nostra città in particolare. Creando la possibilità di arrivare in treno nella Capitale in poco più di un’ora, si risolverebbero, come già evidenziato, anche tutti i problemi legati all’importante flusso di pendolarismo da e verso Roma, alleggerendo il tratto autostradale, con evidenti vantaggi per tutti. Vantaggi logistici, economici, ecologici e strategici. Oggi sono circa 50 le corse su gomma che solo Tua (escludendo i vettori privati) realizza quotidianamente tra L’Aquila e Roma. E un rapporto più comodo con la Capitale -conclude Pietrucci- potrebbe consentire a tanti che vivono e lavorano a Roma di immaginare di poter scegliere l’Abruzzo aquilano come luogo di vita, con migliori condizioni ambientali, di sicurezza sociale, di salute e distanziamento, di qualità della vita, di bellezza di borghi e paesi, piuttosto che anonimi e affollati quartieri ai margini della periferia romana».
© RIPRODUZIONE RISERVATA