Covid, 10 morti e 348 nuovi positivi. Picco in provincia dell'Aquila con 190 casi

Covid, 10 morti e 348 nuovi positivi. Picco in provincia dell'Aquila con 190 casi
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Lunedì 26 Ottobre 2020, 15:13 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 14:37

Più 348 positivi al coronavirus in Abruzzo.  Sono complessivamente 8.414 i casi positivi al Covid-19 registrati in Abruzzo dall'inizio dell'emergenza. Rispetto a ieri si registrano 348 nuovi casi (di età compresa tra 3 mesi e 96 anni).  Dei nuovi casi, 149 sono riferiti a tracciamenti di focolai già noti.

I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 53, di cui 22 in provincia dell'Aquila, 8 in provincia di Pescara, 7 in provincia di Chieti e 15 in provincia di Teramo. «Il totale risulta inferiore di 2 unità, perché sono stati sottratti casi risultati duplicati o in carico ad altra Regione», dice la Regione Abruzzo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 10 nuovi casi e sale a 514 (di età compresa tra 66 e 93 anni, 3 residenti in provincia dell'Aquila, 2 in provincia di Chieti, 1 in provincia di Pescara, 1 in provincia di Teramo e 3 fuori regione).

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 3.537 dimessi e guariti (+68 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi o guariti e dei deceduti) sono 4363 (+278 rispetto a ieri).

Dall'inizio dell'emergenza coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 270.057 test (+3204 rispetto a ieri).  Sono 228 i pazienti (+20 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 16 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 3.285 (+133 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Del totale dei casi positivi, 2.215 sono residenti o domiciliati in provincia dell'Aquila (+190 rispetto a ieri), 1.647 in provincia di Chieti (+66), 2.493 in provincia di Pescara (+42), 1.927 in provincia di Teramo (+74), 56 fuori regione (invariato) e 76 (-26) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza. Lo comunica l'Assessorato regionale alla Sanità.

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