Picchia e sevizia una escort: nuovo arresto per il figlio di Lady Coumadin

Picchia e sevizia una escort: nuovo arresto per il figlio di Lady Coumadin
di Federica Zaniboni
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Lunedì 6 Febbraio 2023, 08:16

Sotto minaccia e con un cavo stretto attorno al collo, una donna romena di 30 anni è stata tenuta in ostaggio per tutta la notte in un hotel in provincia di Monza e Brianza. Costretta ad assumere cocaina e violentata per ore, la giovane escort è stata salvata la mattina dopo dai carabinieri della Compagnia di Desio. Per l'agghiacciante aggressione è stato arrestato Michele Gruosso, 46enne di origini pugliesi figlio di Daniela Lo Russo, la donna conosciuta come Lady Coumadin. Madre e figlio nel 2016 a Pescara avrebbero tentato di ammazzare il secondo marito di lei somministrandogli a sua insaputa dosi massicce di Coumadin, farmaco anticoagulante il cui effetto avrebbe dovuto simulare una morte per cause naturali. Gruosso era stato condannato dalla Corte d'appello dell'Aquila a una pena di 12 anni e 8 mesi per tentato omicidio. La donna invece, si era tolta la vita in carcere subito dopo la sentenza.

Il 46enne è finito nuovamente in manette al termine degli accertamenti sul sequestro della giovane sexworker. A lanciare l'allarme per la sua scomparsa era stata una collega, che avrebbe deciso di chiamare le forze dell'ordine perché preoccupata dagli anomali squilli a vuoto al telefono dell'amica. Sapeva che si era appartata in un albergo con un cliente e non riusciva a spiegarsi perché non rispondesse più alle chiamate né ai messaggi. Intuendo che le era accaduto qualcosa di brutto, la collega della vittima avrebbe quindi accompagnato i carabinieri all'hotel. Lì, si sono trovati davanti una scena terrificante. La donna era confusa e in stato di choc, sdraiata sul pavimento, con evidenti segni di violenza sul corpo. «Aiutatemi, sta cercando di uccidermi», ha implorato alla vista dei militari. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Gruosso l'avrebbe drogata e violentata, stringendole alla gola un cavo del telefono e minacciandola di ucciderla se avesse tentato di ribellarsi. «Se gridi ti ammazzo», le ripeteva.

Le avrebbe anche sequestrato i due cellulari per assicurarsi che non potesse chiedere aiuto e per ore l'avrebbe picchiata e seviziata. All'interno della stanza d'hotel è stata trovata la cocaina che il 46enne avrebbe costretto la donna ad assumere prima di ogni rapporto sessuale. Sono stati poi rinvenuti i telefoni della vittima e il cavo che avrebbe usato per minacciarla. Mentre la donna è stata portata in ospedale per accertamenti, lui è finito arrestato di nuovo. Sottoposto inizialmente agli arresti domiciliari, nei suoi confronti è stata poi emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Nel dicembre del 2021, era stata confermata a Gruosso la condanna di primo grado a 12 anni e 8 mesi di reclusione per il tentato omicidio di un imprenditore di Spoltore (Pescara), secondo marito della madre. I due infatti avrebbero tentato insieme di ucciderlo somministrandogli elevate dosi di Coumadin. Un piano, questo, che era però stato sventato dai carabinieri prima che fosse portato a termine. Poco tempo prima, infatti, la vittima aveva subito una strana aggressione sotto casa che aveva fatto insospettire i militari. Non ci era voluto molto prima che gli inquirenti risalissero a madre e figlio, riuscendo a ricostruire ciò che avevano intenzione di fare. Daniela Lo Russo era stata condannata a 12 anni e 8 mesi, venendo arrestata una seconda volta poco tempo dopo, perché si sarebbe introdotta negli uffici del Tribunale de L'Aquila per rubare i fascicoli su di lei. Dopo essersene impossessata, li avrebbe bruciati per strada.

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