Medici si nasce - recita la massima - e dottori si diventa: Antonio Castracane, classe 1924, è entrambe le cose. Da sempre. Difficile non pensarlo seduto nel suo ambulatorio di via Roma a Villa Santa Maria, in provincia di Chieti, con il camice bianco e lo stetoscopio al collo, mentre ascolta i suoi pazienti prima ancora di visitarli. Ieri un compleanno da record, novantanove le candeline spente circondato dall’amore della moglie Anna, che chiama ancora teneramente «la mia fidanzata», i familiari e i cittadini di Villa Santa Maria dove ancora esercita la professione, da oltre settant’anni. Anche il sindaco Pino Finamore lo chiama per gli auguri perché dice «lui è il medico di tutti, un uomo disponibile, aperto e pronto ad aiutare, una persona unica di cui la nostra comunità è fiera ed orgogliosa».
Non che a Villa Santa Maria non ci siano medici di base - ben inteso - anzi ce sono ben due, stimati professionisti; ma Antonio Castracane è altro. Sembra aver sposato appieno il giuramento di Ippocrate. In pensione da tempo, dopo aver esercitato una vita, fra Villa Santa Maria, Montebello sul Sangro e Montelapiano, continua ogni mattina ad aprire il suo ambulatorio medico: orari affissi alla porta e disponibilità all’ascolto. Sono lontani i tempi in cui raggiungeva le abitazioni dei pazienti anche con la neve, in posti scomodi e difficili da trovare, pronto a visitare chiunque ne avesse bisogno. «Antonio Castracane è stato il medico di tutti a Villa Santa Maria, anche il mio – racconta ancora il primo cittadino Finamore – Radiografie, parti in casa, è stato persino dentista sempre facendo diagnosi precise, avendo a disposizione conoscenze specialistiche, grande esperienza e cultura. Che dire di lui? Che gli vogliamo tutti un gran bene». Ogni mattina un po’ di sport, passeggiata in paese con conseguente acquisto del quotidiano e poi del pane e via in ambulatorio. Anche durante la pandemia ha continuato a curare i suoi pazienti. Un impegno che, nel 2021, quando di anni ne aveva novantasei, si è tradotto nella prestigiosa onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana che gli è stata attribuita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l’encomiabile servizio reso in favore delle popolazioni della Val di Sangro durante l’emergenza sanitaria. «Medico di grande competenza e generosità, Castracane ha mostrato anche negli anni difficili del Covid – ha detto il sindaco di Montelapiano Arturo Scopino - che la sua non è mai stata solo una professione ma una missione di vita».
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