Pescara, madre pedofila fa sesso con figlio di 5 anni e diffonde video: arrestata insieme al cugino

Pescara, madre pedofila fa sesso con figlio di 5 anni e diffonde video: arrestata insieme al cugino
3 Minuti di Lettura
Giovedì 22 Ottobre 2015, 15:17 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 15:19
Foto e video mentre fa sesso con un bambino, risultato poi essere il figlio di cinque anni: sono stati trovati dalla polizia postale di Pescara in diversi dispositivi informatici sequestrati a casa di una donna. Con il cugino, la donna è stata arrestata per produzione e divulgazione di materiale pedopornografico, atti sessuali con minorenni e corruzione di minorenni, in esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip presso il tribunale dell'Aquila. Il tribunale per i minorenni del capoluogo abruzzese ha disposto l'allontanamento dei figli dalla casa dell'arrestata.



L'indagine, condotta dalla polizia postale e delle comunicazioni per l'Abruzzo di Pescara e coordinata dal pm Roberta D'Avolio della procura distrettuale dell'Aquila, è partita da una segnalazione del Servizio polizia postale e delle comunicazioni attraverso il centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (C.N.C.P.O.) che coordina l'attività di tutti i compartimenti territoriali.



Bisognava identificare un utente che in diverse occasioni aveva effettuato upload di file contenenti immagini a carattere pedopornografico e che poi è risultato essere un uomo residente a Pescara, arrestato oggi con la cugina (madre del bimbo di cinque anni ripreso) a cui è legato sentimentalmente.



In particolare, tra il materiale sequestrato vi sono un video ripreso dal bambino in cui la madre si 'esibisce' e delle immagini in cui si vedrebbe la donna compiere atti sessuali con il bimbo. I due cugini arrestati stamani, entrambi sulla quarantina, sono finiti in carcere, lui a Pescara e lei a Chieti. La donna viveva con il compagno, al momento estraneo ai fatti, e con i figli, che ora si trovano in una struttura protetta.



Le indagini, hanno spiegato in conferenza stampa il dirigente della polizia postale di Pescara, Elisabetta Narciso, e il responsabile della sezione cyber crime, Angelo Mastronardi, sono state piuttosto veloci e sono andate avanti per due settimane. Tutto è partito dalla segnalazione del Cncpo: l'uomo, infatti, aveva caricato del materiale pedopornografico su una piattaforma internet per la condivisione con altri utenti.



Scattata la perquisizione domiciliare, su una chiavetta usb sono stati trovati, oltre a materiale pedopornografico generico, video ed immagini particolari che hanno consentito ai poliziotti di identificare la donna, con cui l'uomo aveva una relazione sentimentale. Di conseguenza sono stati effettuati controlli anche nell'abitazione della donna, luogo in cui era stato girato il filmato in questione, e sono stati trovati il video e le immagini ritraenti il bambino. Il tutto, spiegano alla Polpost, è avvenuto in un «contesto sociale medio-basso».



Proseguono indagini ed accertamenti, anche per capire se ci siano stati altri episodi e per scoprire se siano coinvolte altre persone.
Narciso, più in generale, ha invitato i genitori a «tutelare i figli dai social network e dall'utilizzo della rete» e ha sottolineato che i responsabili di episodi simili «devono fare attenzione perché, anche se si pensa di essere tra le mura domestiche, con l'utilizzo di internet si viene scoperti più facilmente».
© RIPRODUZIONE RISERVATA