Pescara, Luca Guetti stroncato dal virus a 48 anni: era in carrozzina a causa di un'auto pirata

Pescara, Luca Guetti stroncato dal virus a 48 anni: era in carrozzina a causa di un'auto pirata
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Lunedì 10 Maggio 2021, 08:17 - Ultimo aggiornamento: 11:43

Il tragico bollettino dei morti per Covid conta un’altra vittima pescarese. Aveva solo 48 anni Luca Guetti, sposato con Marialuisa e padre di Giampiero e Giampaolo. Il suo fragile fisico si è arreso sabato, dopo un mese di lotta contro questo maledetto virus e una vita intera segnata dal dolore. Che la sofferenza lo avrebbe accompagnato nella vita lo ha capito assai presto: aveva appena 17 anni e tanti sogni nel cassetto, Luca, la sera in cui un’auto pirata lo investì al curvone di Cappelle condannandolo alla sedia a rotelle. Un dramma di fronte al quale aveva saputo reagire con forza sorprendente.

Le nozze con Marialuisa, i figli, un lavoro che amava. «Fino a due anni fa ha lavorato a Città Sant’Angelo, poi per sette mesi è finito in ospedale ed è stato licenziato - racconta la moglie - ma non rinunciava a lottare e aveva trovato un valido sostegno in Claudio Ferrante di Carrozzine determinate». Ma Luca aveva anche patologie con cui dover fare i conti: dialisi ogni due giorni e per questo si sottoponeva spesso al tampone. Ed è proprio in ospedale a Pescara, questo il timore della famiglia, che Luca potrebbe aver contratto il Covid-19 poco dopo Pasqua.

«Il 12 aprile siamo finiti tutti in quarantena, Luca è stato ricoverato e da allora non l’abbiamo più visto» continua Marialuisa. Col trascorrere dei giorni la famiglia si è ripresa, la moglie e un figlio sono risultati negativi ed è poi uscito dall’incubo anche l’altro figlio, forse contagiato per dare assistenza al papà subito prima del ricovero. Ma ora ha un altro dolore terribile da affrontare, con mamma e fratello: quello legato alla perdita del giovane papà. Dolore che per Marialuisa si somma alla sofferenza delle ultime ore del marito: «Da quando lo hanno ricoverato, un mese fa, non l’ho più visto. Ieri, forse per pietà ho avuto accesso al reparto per qualche secondo e ho potuto rivedere il mio Luca. Da morto». La rigorosa procedura legata al Covid ha aggiunto altro dolore: «Me l’hanno ridato in un sacco e senza vestiti perché è così che funziona» ha detto la moglie con il cuore ferito. I funerali oggi alle 10 a San Cetteo: «Li celebra don Francesco che ci conosce da giovani» è la consolazione di Marialuisa.

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