«La colonscopia? Ripassi tra due anni». Insegnante protesta

L'entrata dell'ospedale di Pescara. «La colonscopia? Ripassi tra due anni»
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Venerdì 10 Dicembre 2021, 09:28 - Ultimo aggiornamento: 09:29

Due anni per fare una colonscopia nelle strutture pubbliche di Pescara. La misura della sanità che rimane indietro, per la contingenza pandemica e per antiche carenze di personale, strutture e organizzazione, è fornita stavolta dal tempo di attesa comunicato dalla Asl a una paziente di Pescara. Lei, insegnante in pensione, si è giustamente indignata e grida allo scandalo: il 30 novembre (dopo aver atteso per oltre mezz’ora di collegarsi con il numero verde), è riuscita a fissare con il Cup la data dell’esame per, udite bene, il 20 dicembre del 2023. Come dire che occorreranno due anni per il controllo. Un esame delicato, che permette di scoprire ulcerazioni o masse tumorali sulle pareti interne del colon. Un controllo, dunque, che già in fase preventiva, si rivela della massima importanza. Sono problemi noti, così come le giustificazioni secondo le quali nessun problema sussiste per le urgenze. Ma un’attesa di due anni è veramente troppo. Potrebbe essere il tempo di vantaggio concesso a una patologia nascente.

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