Pescara, presi Bruno e Pettinari
il grande ritorno di Sansovini

Pescara, presi Bruno e Pettinari il grande ritorno di Sansovini
di Orlando D'Angelo
3 Minuti di Lettura
Martedì 3 Febbraio 2015, 12:44
PESCARA Alessandro Bruno e Stefano Pettinari hanno aperto i fuochi d'artificio finali del mercato di gennaio del Pescara, culminati con il botto in extremis annunciato attorno alle 21: il ritorno a "casa" di Sansovini, 34 anni, il capitano della promozione in serie A. La società ieri a Milano ha avuto il suo da fare tra richieste per i propri gioiellini e trattative per dare a Baroni i tre rinforzi richiesti. L'ultimo giorno del mercato di gennaio, però, è sempre un gran bazar in cui si rischia di andare in confusione, sbagliare o mancare gli obiettivi.

Il Pescara, ad esempio, era partito per Milano convinto di portare a casa Di Carmine, bomber della Juve Stabia, ma la società campana ha resistito e si è tenuta il proprio attaccante per dare l'assalto alla B. Nel pomeriggio, i primi segnali di vita biancazzurri: all'Ata Excutive Hotel è arrivato il centrocampista Bruno per firmare il suo contratto con il Delfino. Il 32enne di Benevento torna in Abruzzo dopo le prime esperienze da professionista con Pro Vasto e Val di Sangro in C2. Con lui, dal Latina, arriva anche il 23enne attaccante esterno Stefano Pettinari, di proprietà della Roma, che lo gira in prestito secco al Delfino e prende, dal Chievo, il gambiano Sowe. L'esterno africano saluta al pari del brasiliano Victor Da Silva, che ha ufficialmente detto sì al Brescia. Problemi per Sowe (il Chievo lo aveva promesso al Trapani) hanno fatto ritardare i tempi dello scambio con il Latina, chiuso solo poco prima del gong.

E pensare che, delle tante trattative aperte, questa era sicuramente la più facile per Pavone e Repetto, impegnatissimi ieri a Milano. In mattinata, lo stesso ds aveva incassato il no dell'esterno polacco Wszolek, della Samp, che ha rifiutato per non perdere il posto nella sua Nazionale. Il pomeriggio si è scaldato quando è tornato a bussare il Cagliari: dopo aver riscattato Capuano, i sardi hanno proposto lo scambio di portieri. Aresti per il giovane Cragno, che non convince lo staff biancazzurro. Niente porte girevoli, Aresti resta all'Adriatico. Ma gli isolani avevano un altro obiettivo: forzare la mano per strappare il sì di Melchiorri. Per avere l'attaccante, i cagliaritani hanno messo nel piatto 3 milioni di euro, con un contratto quadriennale al giocatore. Un botto su cui il Pescara ha vacillato, e non poco. A quel punto, il dg Repetto presente nel box del Cagliari, ha dovuto pensarci sopra. Pavone si era già messo in moto per il vicentino Cocco (Marino non ha voluto privarsene).

Ma ha vinto la ragione tecnica su quella economica: impossibile rimpiazzare Melchiorri nelle ultime ore di mercato, sarebbe stata una perdita grave per Baroni.

In attacco, un elemento serviva comunque per rimpiazzare Maniero. La soluzione più suggestiva? Il ritorno clamoroso dell'ex capitano Marco Sansovini, in uscita dall'Entella (che ha preso l'altro ex, Sforzini), sul quale si lavorava a fari spenti da qualche giorno. Il nodo era l'ingaggio, molto alto per gli standard attuali del Delfino. Il Sindaco stava per firmare con il Varese, ma ha preso tempo con i lombardi: il ritorno a Pescara era tentazione troppo forte e alla fine hanno vinto cuore e anche buon senso alla luce delle limature che sono state realizzate.

Si è chiuso con un prestito, l'attaccante romano si è ridotto anche l'ingaggio per riavere la "sua" maglia. Altri movimenti di giornata: la capolista della B, il Carpi, ha bussato alla porta del Delfino. Gli emiliani erano interessati a Zampano per sostituire Concas (rescissione dopo la squalifica per doping). Anche in questo caso, la risposta è stata negativa. Infine: il 21enne Ingretolli va in prestito al Barletta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA