Un bambino di 4 anni è stato ritrovato domenica mentre vagava sulla spiaggia di Pescara antistante lungomare Matteotti e c'è voluta un'ora per rintracciare il suo papà che si trovava sotto l'ombrellone a qualche centinaio di metri e che, stando alle testimonianze, non si era accorto di nulla. L'emergenza ha mobilitato i bagnini e i titolari del Lido L'Adriatica che subito si sono dati da fare per riconsegnare il piccolo ai genitori. Ma è stato più complicato del previsto.
Il bambino assistito dai bagnini
«Il fatto è accaduto domenica pomeriggio - ha raccontato Stefano Baldassarre -.
Situazioni di emergenza come questa sono quasi all'ordine del giorno in estate, specie su una spiaggia tanto ampia come quella di Pescara, e questo fa sentire in modo ancora più pesante la mancanza del servizio di radiomare che, benché utilissimo, a Pescara non è stato rinnovato, a differenza di Montesilvano, dove invece è attivo e qualche giorno fa ha consentito di ritrovare un bambino di 5 anni che dallo stabilimento Europa era arrivato fino alla Lampara, a Pescara. «Lo scambio di informazioni è possibile solo via radio tra i bagnini collegati - ha commentato Riccardo Padovano, che a giorni inaugura la sala operativa per il salvataggio - e gli annunci vengono dati volta per volta da ciascuno stabilimento anziché dagli altoparlanti attivati lungo tutta la riviera». Carenza che sarebbe bene colmare a Pescara.