Pescara, ragazzo dorme in albergo per rapinare cellulari: arrestato

Pescara, ragazzo dorme in albergo per rapinare cellulari: arrestato
di Patrizia Pennella
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Martedì 30 Novembre 2021, 07:46

Rapina e fuga: visto il breve periodo di tempo che aveva deciso di trascorrere in città poteva davvero essere una trasferta di autofinanziamento quella di un diciannovenne di origini straniere che per lungo tempo ha vissuto a Pescara, arrestato dalla polizia dopo una serie di colpi messi a segno o tentati al confine con Montesilvano e in centro. Sarebbe stato lui, una settimana fa, a ferire alla spalla un ventiduenne in via Cesare Battisti, al quale aveva provato a rubare il telefonino. In poco più di settantadue ore sono state quattro le segnalazioni arrivate alla sala operativa della Questura: tutte aggressioni con lo stesso modus operandi, lama puntata e richiesta pesante di consegnare i dispositivi elettronici. Gianluca Di Frischia, dirigente della squadra mobile, ha immediatamente capito di trovarsi di fronte, soprattutto per la violenza dell'azione, a persone diverse dai soliti noti.


Sono dunque partiti immediatamente gli accertamenti della sezione antirapina: con una prima difficoltà, le azioni si erano consumate tutte in aree indicativamente non coperte da videosorveglianza pubblica o privata. Il primo colpo si è verificato lungo la strada parco, proprio al confine tra Pescara e Montesilvano, ad essere avvicinati dal diciannovenne sono due ragazzi, uno di 22 l'altro di 16 anni: ha puntato contro di loro un coltello, chiedendo con insistenza che gli consegnassero i cellulari. I due hanno tentato di reagire, ma l'atteggiamento del rapinatore si è fatto più violento, il più grande a quel punto ha consegnato il telefono mentre l'altro ragazzo, è riuscito a fuggire.

Passate ventiquattr'ore l'azione si è spostata in centro: il diciannovenne ha avvicinato un ragazzo poco più grande di lui che stava uscendo dal Conservatorio. Di nuovo, gli ha chiesto di consegnargli il cellulare, il giovane ha rifiutato ed è scappato verso casa, ma è stato inseguito e aggredito è nato uno scontro fisico e il ventiduenne ha riportato una ferita alla spalla. È stato necessario l'intervento di un'ambulanza del 118 che prima lo ha visitato sul posto, poi ha deciso di trasportarlo in pronto soccorso, dove è stato medicato per una ferita che fortunatamente si è rivelata lieve. Un telefonino, però, il rapinatore lo voleva, così si è allungato a qualche centinaio di metri di distanza e, a una fermata dell'autobus, ha visto due ragazzi, un sedicenne e la sua amica, fermi ad aspettare. Si è avvicinato, li ha minacciati e poi per convincere il ragazzo a consegnare il cellulare lo ha violentemente schiaffeggiato.
Gli investigatori hanno messo insieme tutti i dati e sono riusciti, grazie ad alcuni elementi forniti dalle vittime, ad arrivare all'identificazione del diciannovenne: che era arrivato a

Pescara proprio lunedì, giorno della prima rapina, ed alloggiava in un albergo.

Avrebbe dovuto lasciare la stanza giovedì mattina, visto che a Pescara non ha più dimora, ma gli agenti della mobile sono arrivati prima. Addosso il ragazzo aveva il coltello e uno dei telefoni rubati, ma neanche un soldo. L'arresto è stato convalidato e il giovane è in carcere.

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