Perdonanza patrimonio Unesco
intoppi a un passo dal traguardo

Perdonanza patrimonio Unesco intoppi a un passo dal traguardo
di Stefano Dascoli
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Sabato 28 Novembre 2015, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 10:44
L'AQUILA - C’è preoccupazione, all’Aquila, per la buona riuscita della candidatura del corteo della Bolla della Perdonanza a patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.
Proprio nei pressi del traguardo, infatti, con le commissioni già riunite in Namibia per il verdetto finale, alla commissione che ha promosso il dossier sono state chieste delle integrazioni. Una evenienza piuttosto irrituale, soprattutto per la singolare tempistica. Tanto che l’Italia, che ha presentato esclusivamente la candidatura della nostra Perdonanza, è intervenuta ai massimi livelli direttamente attraverso il Ministero dei Beni culturali e del Turismo. Smentita invece la paventata ingerenza della Turchia, che avrebbe inevitabilmente rimandato a questioni di carattere religioso: è passata, infatti, una proposta molto più marcata in questo senso, ovvero quella di un pellegrinaggio ottomano presentato dall’Algeria. D’altronde il corteo della Bolla ha una veste laica e ben si inserisce nel quadro delle tradizioni immateriali che l’Unesco preserva.

LO SCENARIO - Ciò che agita notevolmente, e che fa temere per il verdetto finale atteso entro il 4 di dicembre, è la richiesta di chiarimenti al curatore del dossier da parte della commissione, a un metro, praticamente, dalla proclamazione. Qualora fossero confermati gli “intoppi” e non si riuscisse a risolvere la questione attraverso l’intervento del Governo, la Perdonanza rischierebbe una beffa, ovvero un rinvio al prossimo anno. O addirittura una doppia beffa visto che le candidature 2016 si decidono in questo periodo. Si rischierebbe di arrivare al 2017, con un unico vantaggio: magari Collemaggio sarà ricostruita.
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