Ben 160 chilometri sui trampoli per arrivare a Santiago. Protagonista dell'avventura e del cammino spirituale compiuto ogni anno tra gli altri da tantissimi italiani, Giulio Votta (foto). Artista eclettico, clown, trampoliere (in arte è Pongo), Giulio di professione fa l'insegnante e all'Aquila non c'è persona che non lo conosca per il suo grande impegno nell'arte, nella cultura e nel sociale. Cristian, figlio mio è per te, con la voce rotta dall'emozione questo è riuscito a dire appena arrivato nella piazza di Santiago dove c'è la cattedrale. Gli ultimi scalini prima della pianura e della grandissima soddisfazione.
Un viaggio emozionante, fatto di incontri, amicizie, ma anche di difficoltà. Un lungo percorso intimo per ritrovarsi dopo gli anni difficili di pandemia. Un cammino compiuto con i grandi amici e protagonisti della sua vita, i trampoli. Un viaggio che Giulio ha documentato passo passo, ad ogni tappa, con foto e video su Facebook con incontri, panorami mozzafiato, condivisione di esperienze. Giulio ha voluto ringraziare chi lo ha sostenuto, diverse persone, e in particolare la comunità 24 Luglio che ha subito creduto nel suo progetto. «Ciao, popolo del web», così ha esordito Giulio in tutti questi giorni in cui ha postato video e foto di ogni momento saliente di un cammino che lo ha emozionato e reso sicuramente migliore.
«E' stata dura- racconta Votta dopo l'arrivo- un viaggio molto intenso perché non lo avevo mai fatto e non me lo aspettavo così.