Rincari autostrade A24 e A25, D'Alfonso: «Aumenti giuridicamente insostenibili»

Rincari autostrade A24 e A25, D'Alfonso: «Aumenti giuridicamente insostenibili»
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Mercoledì 3 Gennaio 2018, 16:17 - Ultimo aggiornamento: 16:23
PESCARA - «Auspichiamo l'apertura di un dossier da parte dell'Autorità dei Trasporti che spinga poi ad una revisione normativa che imponga un limite invalicabile per quanto riguarda l'aumento dei pedaggi autostradali. Questo è un aumento giuridicamente insostenibile poiché avrà solo l'obiettivo di uccidere la vita autostradale». A sostenerlo è il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, che ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al Ministro dei Trasporti Graziano Delrio e al Presidente dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti Andrea Camanzi, in cui chiede un intervento in merito all'aumento del 12,89% dei pedaggi autostradali sull'A24 e A25. «Siamo davanti ad una grande anomalia che fa male all'autostrada - ha spiegato D'Alfonso in una conferenza stampa - e che produce all'allontanamento delle utenze e dei pendolari. Con questo aumento di pedaggi, scenderà il numero delle utenze, ed è come immaginare che il bar dell'ospedale faccia pagare venti euro per un caffè. Sono preoccupato che al fianco della possibile discesa delle utenze ci sia anche una discesa della qualità manutentiva: scenderanno le utenze e con esse si abbasseranno le consistenze economiche, anche quelle che saranno destinate alla sicurezza e alla vita autostradale. Noi dobbiamo sapere - ha aggiunto - che c'è un limite che è quello del 2% di integrazione annua. Questo limite doveva essere stabilito nel 2001 quando si tenne la gara d'appalto, e ora noi lo vogliamo recuperare adesso, da una parte operando per i pendolari con un progetto di convenzione e dall'altra portando, con istruttoria aperta dall'Autorità dei Trasporti, ma anche con le Commissioni competenti dell'Europa, a fare in modo che l'autostrada sia vissuta come una infrastruttura che ci tolga dall'isolamento. Bisogna vedere da un punto di vista normativo quale deve essere l'indice che non può essere valicato».

Il presidente della Regione Luciano D'Alfonso questa mattina ha mostrato ai giornalisti, nel corso della conferenza stampa tenuta a Pescara, la lettera inviata alle autorità nazionali politiche e alle Commissioni Europee, avente come oggetto l'aumento del pedaggio autostradale sulle autostrade A24 e A25. «Faccio riferimento - scrive D'Alfonso nella missiva - all'increscioso e notevole aumento del pedaggio autostradale del 12,89% che, in questi giorni, ha comprensibilmente scatenato il malcontento dei cittadini abruzzesi, utenti delle autostrade A24 e A25, per i quali tale infrastruttura rappresenta l'unica modalità di connessione veloce, funzionale e capillare, capace di toglierci dall'isolamento regionalista. Mi appello - scrive ancora il presidente della Regione Abruzzo - ai poteri esercitati da Codesta Spettabile Autorità di Regolazione dei Trasporti, che la stessa Autorità provveda a definire, se ritenuto necessario, in relazione alle condizioni di concorrenza effettivamente esistenti nei singoli mercati dei servizi dei trasporti nazionali e locali, i criteri per la fissazione da parte dei soggetti competenti delle tariffe, dei canoni, dei pedaggi, tenendo conto dell'esigenza di assicurare equilibrio economico delle imprese regolate, l'efficienza produttiva delle gestioni e il contenimento dei costi per gli utenti, le imprese, i consumatori».

In un'altra parte della lettera, D'Alfonso dice che «con questa integrazione economica insopportabile che allontana i cittadini abruzzesi dall'utilizzo dell'infrastruttura si rischia di avere un vertiginoso calo dell'utenza con una conseguente riduzione di redditività e aumento del rischio di insicurezza strutturale dell'Autostrada. In ragione della gravità e dell'impatto negativo che questo meccanismo genera, dobbiamo lavorare con urgenza per apre in modo che il pedaggio annuale necessario alla copertura delle spese di personale, investimento e manutentive, trovi una rivisitazione contrattuale a garanzia degli utenti anche attraverso un intervento del corpus normativo europeo e nazionale. Per tali ragioni - - ha concluso il presidente della Regione Abruzzo - nello spirito di una leale collaborazione, auspico un Vostro immediato e risolutivo intervento a favore delle esigenze della collettività abruzzese che rappresento».

La lettera è stata inviata, fra gli altri, al Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, al Presidente dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti Andrea Camanzi, al Commissario Europeo per la Concorrenza Margrethe Vestager, al Commissario Europeo per i Trasporti Violeta Bulc e al Commissario Europeo per la Politica Regionale Corina Cretu. 

PEZZOPANE - Sul tema è arrivata anche una nota della senatrice Pd, Stefania Pezzopane: "Il Governo blocchi gli aumenti dei pedaggi autostradali e riveda tutto. Le scelte fatte nel 2001 dal centrodestra sono state devastanti. E' necessario che l'Autorità dei Trasporti predisponga un dossier che porti a una riesame delle norme in materia ponendo un limite all'aumento delle tariffe. E' inaccettabile che il tratto dell'autostrada A24 negli ultimi dieci anni abbia visto rincari del 100%, ai danni dei cittadini, soprattutto quei pendolari costretti a percorrere l'autostrada dei Parchi più volte per andare a lavoro e tornare a casa. Per tutelare i diritti di tanti abruzzesi penalizzati da questa decisione ho dunque ripreso la battaglia che aveva portato al blocco delle tariffe, grazie al lavoro parlamentare svolto nelle aule del Senato, purtroppo annullato dal Tar. Faccio dunque appello al governo e al gestore, con la utile e necessaria mediazione della Regione Abruzzo, perché si trovi un tavolo d’intesa, magari nell’ambito del nuovo Pef presentato al Cipe il 22 dicembre. L’operazione fatta in legge di bilancio per l’anticipo dei 58 milioni per la messa in sicurezza antisismica è stata una importante battaglia giusta e vinta. E’ stata necessaria proprio per non far ricadere anche la manutenzione straordinaria antisismica sulle tariffe, producendo così ulteriori rincari. La messa in sicurezza antisismica infatti non la pagheranno gli utenti dell’autostrada con le tariffe. Tuttavia questi nuovi rincari appaiono una assurdità insopportabile che contrasta col lavoro che stiamo facendo per rendere sicure le autostrade d’Abruzzo. Le scelte del Governo Berlusconi con la compiacenza della regione e Provincia a guida centrodestra sono state devastanti. Va tutto rivisto. Prossima legislatura ci confronteremo su necessarie e profonde modifiche legislative e delle convenzioni. Questa è la battaglia da vincere.”
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