Paziente morta dopo un intervento alla schiena, indagati tre medici

Paziente morta dopo un intervento alla schiena, indagati tre medici
di Francesco Marcozzi
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Domenica 26 Gennaio 2020, 09:48
Tre medici di una casa di cura di Rimini indagati per omicidio colposo ai danni di una donna di Giulianova. Il Gup ha già fissato l’udienza preliminare per il 20 aprile prossimo. Tutto inizia il 6 novembre del 2017 quando Regina Di Silvestre, sposata con Pierino Ruffini, noto imprenditore agricolo di Colleranesco, viene ricoverata nel reparto di Ortopedia della casa di cura per un intervento di “decompressione spinale”. L’ intervento, condotto da uno specialista in neurochirurgia e chirurgia spinale, è iniziato al mattino e si è protratto per molte ore. Nel tardo pomeriggio si sono verificate alcune complicanze al punto che fu necessario trasportare la donna all’ospedale “Infermi” di Rimini, ove giungeva alle ore 21,30 circa, in codice rosso, e qui veniva sottoposta a molteplici accertamenti, mostrandosi fin da subito in gravissime condizioni.

Rurante la notte la paziente venne trasferita nel reparto di Rianimazione, in condizioni critiche. Dopo qualche giorno in agonia, Regina morì il 9 novembre. I familiari della vittima, il marito Pierino e tre figlie, ritennero che la vicenda non fosse del tutto chiara e decisero di fare luce sull’accaduto. Per questo si rivolsero all’avvocato Claudio Iaconi di Giulianova, esperto in materia di colpa medica. Venivano svolte indagini difensive ed interessata la Procura della Repubblica di Rimini che disponeva il sequestro del carteggio clinico e l’esame autoptico. L’incarico di condurre l’autopsia fu affidato alla dottoressa Donatella Fedeli di Bologna, esperta in medicina legale, la quale, nella fase iniziale dell’autopsia otteneva di potersi avvalere di un esperto in ortopedia, individuato nel dottor Stefano Bandiera di Bologna. L’avvocato Iaconi, per conto dei familiari, formava un collegio di esperti costituito dal professor Aldo Carnevale, docente di medicina legale presso l’Università di Chieti, e dal professor Giulio Frova di Milano, docente ed esperto in anestesia e rianimazione.

Seguiva un’ intensa attività di studio da parte di questi esperti. Nel corso delle operazioni il consulente del Pm chiedeva ed otteneva di potersi avvalere dell’ausilio di un’esperta in anestesia e rianimazione, individuato nella dottoressa Elisabetta Pierucci. Dalla relazione depositata dai consulenti del Pm nel 2018 emersero molteplici profili di presunta responsabilità in capo all’equipe operatoria della casa di cura. Sono stati sentiti svariati testi ed acquisiti documenti. Lo scorso mese di aprile la Procura della Repubblica di Rimini, a chiusura delle indagini, provvedeva ad iscrivere sul registro degli indagati tre sanitari (chirurghi ed anestesista) e ad avviare l’azione penale.
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