L'Aquila, paziente devasta il reparto con l'asta della flebo

L'Aquila, paziente devasta il reparto con l'asta della flebo
di Manlio Biancone
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Venerdì 17 Giugno 2022, 08:20

Con l'asta della flebo ha spaccato vetri e sanitari tra il fuggi fuggi generale e chiusura delle porte per evitare di ferire i degenti più anziani. Ieri mattina il reparto di Geriatria dell'Aquila ha conosciuto per una ventina di minuti il panico prima che il personale medico e forze dell'ordine riuscissero a riportare la calma. Un reparto che in un istante si è trasformato in un campo di battaglia a causa di un giovane straniero che, non essendo un ricoverato, ha improvvisamente dato in escandescenza.

L'utente in verità sarebbe un paziente del reparto di Medicina che per motivi legati a organizzazione interna era stato momentaneamente appoggiato in quello di Geriatria. Il panico è scoppiato durante la terapia farmacologica, quando il giovane, di corporatura esile ha deciso di utilizzare l'asta di metallo che serve nella somministrazione delle flebo, per colpire indistintamente: dal lancio verso il personale medico al danneggiamenti di vetri e sanitari.

Addirittura dal reparto di psichiatria sette infermieri si sono precipitati in quello di Geriatria in quanto anche gli specializzandi intimoriti per il trambusto che si stava verificando, hanno preferito evitare possibili contatti con il giovane straniero esagitato.

Nel frattempo per evitare che i ricoverati più anziani potessero rimanere feriti dall'aggressività del paziente sono state chiuse le porte e messi in condizione di sicurezza. Dopo poco sul posto sono arrivati gli agenti del Posto fisso di polizia in servizio all'ospedale ed i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia che alla fine, dopo circa venti minuti di panico totale, sono riusciti a bloccare il giovane paziente e a legarlo ad un letto, i pochi istanti necessari per fare intervenire il personale medico e paramedico del reparto. Al momento non è stato possibile appurare il motivo che ha indotto il giovane paziente straniero a compiere improvvisamente un atto di tale violenza.

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