Oipa dell'Aquila alla ricerca di un'area per i suoi preziosi ospiti

Lucia Marini
di Sabrina Giangrande
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Giovedì 3 Giugno 2021, 20:09

L'AQUILA “Ogni vita ha un valore inestimabile, per l’Oipa nessun animale è invisibile”. Questa frase, presente nel sito web nazionale dell’associazione, racchiude l’essenza dell’operato di questa organizzazione, presente anche all’Aquila, che da oltre trent’anni lotta in Italia e nel mondo per la salvaguardia dei diritti degli animali, grazie anche al contributo degli associati e dei volontari che operano nelle diverse sedi, presenti in tutto il territorio italiano, attiva con 150 sezioni locali e oltre 60 nuclei di guardie zoofile distribuiti su tutto il territorio italiano, che hanno reso possibile raggiungere dei punti inascoltati, dando voce ai più deboli, rendendo fattibile le operazioni di distribuzione di tonnellate di cibo a rifugi, canili e gattili in tutta Italia, ma anche intervenendo in occasione di gravi catastrofi naturali come il terremoto in Abruzzo o le recenti alluvioni in Veneto, Sicilia, Liguria e Lombardia. Milly Schar Manzoli è la fondatrice, insieme a altri sei soci fondatori, dell’Oipa e nel 1981 a Lugano inizia a muovere i primi passi.

Lucia Marini, trentunenne aquilana è la delegata di zona da ormai cinque anni, punto di riferimento molto attivo nell’associazione di volontariato, insieme con Alessia Rotellini vice delegata e Francesco Centonze coordinatore delle guardie zoofile. I volontari attivi sono cinque ai quali si aggiungono una ventina di volontari occasionali. «Negli ultimi tre anni- racconta la Marini- siamo stati costretti a cambiare ben tre terreni, che ci erano stati affidati in forma gratuita, accollandoci le operazioni di montaggio, smontaggio e rimontaggio delle reti di protezione per i box, siamo quindi alla ricerca di una nuova area da destinare a rifugio, possibilmente zona centro-ovest della città di almeno un centinaio di metri quadri. Promozione e sensibilizzazione della sterilizzazione degli animali, favorendo adozioni consapevoli, anziché l’acquisto di animali costosi, sono tra le finalità perseguite e attualmente- precisa la delegata aquilana- siamo in uno stato di stallo dovuto alla necessità di recuperare una stabilità economica per saldare i debiti contratti con veterinari locali, oltre alle spese sostenute per vaccinazioni, cure specifiche e alimentazione degli animali. Vari interpelli di sostegno sono stati richiesti al comune ma purtroppo- conclude mestamente la volontaria- sono rimasti inascoltati».
Sabrina Giangrande
 

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