Lanciano Calcio: oggi parola ai Maio
ma intanto si continua a svendere

Lanciano Calcio: oggi parola ai Maio ma intanto si continua a svendere
di Pier Paolo Di Nenno
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Giovedì 7 Gennaio 2016, 10:33
LANCIANO - La crisi del settimo anno. Anche il matrimonio tra i tifosi e la società Virtus non sembra sfuggire alla crisi che leggenda vuole colpisca due amanti dopo sette anni di unione. I giorni di crisi rossonera sono veri e oggi si saprà se saranno superabili o meno. L'attesissima conferenza stampa convocata da Valentina e Guglielmo Maio alle 12.30 al Biondi sarà l'occasione per fare chiarezza intorno ai bilanci e ai progetti Virtus. Non solo quelli relativi al campo, ma anche in merito alle trattative avviate o meno per la cessione della società. Sempre smentite ufficialmente dai Maio, anche se l'imprenditore Colasante (più interessato alle altre società del gruppo Maio, che alla Virtus) non ha fatto mistero di averne avviata una, rimasta però alla fase embrionale. C'è poi il tema dell'eventuale ingresso di nuovi soci per un'iniezione di liquidità, con Gilberto Candeloro presidente di InOpera e la famiglia Marfisi della Marfisi Carni, già sponsor principali della Virtus, in prima fila. Si parlerà anche delle cessioni nei primi due giorni di mercato di 4 titolari inamovibili (Pucino, Piccolo, Di Cecco e Paghera) dello scacchiere di D'Aversa, e di chi arriverà.

Si affronterà poi l'argomento di ulteriori punti di penalizzazione in arrivo, che gli addetti ai lavori di mezza Italia danno per scontati senza che la società abbia mai smentito ufficialmente la circostanza, che renderebbe ancora più asfittica la classifica. Ma soprattutto, sarà il momento in cui la società potrà parlare in prima persona per mettere a tacere mesi di dubbi, incertezze, chiacchiere, voci e quant'altro. Ci sono insomma tutti gli ingredienti perché quella di oggi possa essere annoverata tra le date importanti della gestione Maio. Un'avventura partita sette anni e mezzo fa tra sorrisi, abbracci e qualche lacrima nello studio del notaio Sorrentini di Lanciano.

Era il 16 maggio 2008. Quel giorno con i Maio c'era anche l'avvocato Donato Di Campli (con cui i rapporti oggi sono tutt'altro che idilliaci) i cui buoni uffici furono determinanti per l'esito positivo del salvataggio dal fallimento del Lanciano calcio post Di Stanislao da parte della famiglia Maio. Una proprietà capace di portare la Virtus in 4 anni dall'orlo del fallimento alla serie B, di scrivere pagine storiche come quella del 10 giugno 2012 a Trapani, con l'imprevedibile promozione proprio nell'anno in cui la società aveva programmato di ridimensionare investimenti e sogni (pagati a peso d'oro) dei primi tre anni di gestione, conclusi tutti con parziali fallimenti sportivi. Poi il biennio d'oro di Gautieri, il record di Baroni, la salvezza di D'Aversa. Il passato certo non si cancella, ma serve chiarezza per far capire a tutti se questo presente è semplicemente una crisi di passaggio o l'inizio della fine di quell'avventura iniziata sette anni e mezzo fa.
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