L'AQUILA - Il parco della Memoria, in ricordo delle vittime del sisma del 2009, vede finalmente la luce a 12 anni dal terremoto. Ieri mattina è stato infatti posizionato in piazzale Paoli l’obelisco di 15 metri e nei prossimi giorni saranno completate le ultime lavorazioni, prima della cerimonia inaugurale fissata per il 6 aprile, giorno dell’anniversario del sisma.
A eseguire le opere la ditta romana Cricchi srl, mentre a occuparsi del montaggio dell’obelisco è stata la ditta aquilana Eliseo Iannini. Presenti all’installazione dell’obelisco, il sindaco Pierluigi Biondi, l’assessore alle Opere Pubbliche Vito Colonna, l’assessore regionale Guido Liris e alcuni dei familiari delle vittime del sisma.
IL GROUND ZERO
«L’intento dell’amministrazione è quello di trasformare L’Aquila in una città moderna europea – ha affermato Biondi – E una città moderna che ha vissuto ciò che ha vissuto non poteva non avere un luogo della memoria, come se New York non avesse il suo Ground Zero.
I FAMILIARI
«Ci sono stati dei ritardi mostruosi e polemiche davvero non comprensibili intorno a questo luogo – ha detto Antonietta Centofanti, portavoce del comitato Familiari vittime del sisma - Nel cuore della città deve esserci un pezzo di memoria che non riguarda solo noi che siamo rimasti senza figli, amici, padri e madri ma riguarda tutta la città. Sono morti di tutti e tutti ce ne dobbiamo far carico, facendo tutti scrupolosamente e onestamente il proprio lavoro. Se si fosse infatti costruito secondo le regole, tutto questo non sarebbe mai accaduto».
Un lavoro, quello dello sblocco dell’iter amministrativo e progettuale, iniziato con Liris, all’epoca vicesindaco, e poi con gli assessori Vittorio Fabrizi e Colonna. Un lavoro di mediazione, quello intrapreso da Liris, quando si sono sollevate le voci dei residenti contrarie al progetto.
«Quando sono arrivato era criticato il progetto, l’altezza dell’obelisco e la presenza di eccessive parti di acqua – ha precisato – Per i residenti inoltre c’era il problema dei parcheggi. Con estrema determinazione ho dichiarato che il parco si sarebbe fatto e così è stato, perché questo luogo lo dobbiamo alla memoria delle vittime e dei familiari e alla memoria dell’intera città . Quest’opera non doveva essere sopportata, ma desiderata dagli aquilani e i problemi di altezza di un muretto o di parcheggi non potevano essere dei fattori limitanti rispetto a un luogo così importante».
Il direttore dei lavori Domenico Cimini ha precisato infine che la prossima settimana sarà completato il fondo della pavimentazione sul lato strada e posizionate le ringhiere sui muri perimetrali. «Le opere maggiori sono state completate – ha concluso – Restano da fare delle finiture che saranno ultimate subito dopo l’inaugurazione, così come l’area verde che sarà finita di sistemare nelle prossime settimane». Marianna Galeota