Pescara, Alessandrini vara la giunta del “diavolo e dell'acquasanta”

Pescara, Alessandrini vara la giunta del “diavolo e dell'acquasanta”
di Paolo Vercesi
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Giovedì 6 Ottobre 2016, 11:57
«Per mettere insieme questa nuova squadra ho discusso con la Cgil e con il vescovo, il diavolo e l’acquasanta. E’ stata una operazione ingegneristica, per il rilancio dell’azione amministrativa». Ha ascoltato tutti, il sindaco Marco Alessandrini, ma alla fine ha deciso lui o almeno così risponde al cronista che gli chiede se nella formazione della nuova giunta abbia avuto più peso la voce del vescovo o quella del cardinale, alias Valentinetti e D’Alfonso. La presentazione di ieri, in una sala giunta gremita di esponenti di maggioranza e di opposizione, ha confermato le voci della vigilia: fuori Adelchi Sulpizio, Sandra Santavenere (che per oggi ha annunciato una conferenza stampa) e Veronica Teodoro, «ma nessuna bocciatura, tutti hanno dato tutto, è solo una questione politica. Nessuna responsabilità individuale, ma della squadra» ha precisato il primo cittadino ringraziando i tre usciti di scena; dentro Loredana Scotolati (Edilizia), che il sindaco corteggiava da un anno e che ieri, a sorpresa, è stata scortata da Giorgio D’Ambrosio, che l’ha avuta dirigente comunale quando lui era sindaco di Pianella, con Riccardo Padovano a evidenziare il timbro socialista; il professor Stefano Civitarese (Urbanistica) che nel 2012, ha ricordato lui, è stato consulente a difesa di Luciano D’Alfonso nel processo che ha riguardato tra l’altro la questione del bando per l’area di risulta e Toto; e Antonella Allegrino (Politiche sociali), per la quale si è posto un problema di incompatibilità in quanto componente del cda Saga: ha preso parte alla prima seduta di giunta e nel pomeriggio ha dato notizia delle sue dimissioni da consigliera della società di gestione aeroportuale.

GLI OBIETTIVI

«La nuova squadra è stata formata in una sola settimana» ha detto il sindaco per spazzare via illazioni su presunti imprevisti lungo il percorso. «Area di risulta, ex Fea, la grande questione della qualità delle acque di fiume e mare, la separazione di acque bianche e nere» sono le questioni che Alessandrini ha elencato quali prioritarie per l’esecutivo in questa Fase 2. Ed ancora ha parlato dei servizi pubblici essenziali, degli asili, del nuovo appalto da 16 milioni per le mense scolastiche - «avremo pasti meno cari e di miglior qualità» - e della nettezza urbana. Tra oggi e domani saranno ridefinite le deleghe a tutti gli assessori. Lo stesso sindaco ha annunciato la nomina di consiglieri con delega a temi specifici: «Riccardo Padovano si occuperà di porto e mare, Scurti dei rapporti con le federazioni sportive. A tutti chiedo coraggio, rapidità, efficienza».

LO STRAPPO CON TEODORO

Dei tre esoneri, è soprattutto quello di Veronica Teodoro a lasciare conseguenze serie sul piano politico. La Lista Teodoro l’ha presa come una mancanza di rispetto verso un alleato forte e decisivo alle ultime elezioni e a nulla hanno portato i vari faccia a faccia, ultimo quello di martedì che si è protratto fino a tardi, nel tentativo vano di trovare un’intesa. Alessandrini tira dritto: ha dichiarato ancora ieri di considerare la Lista Teodoro parte della maggioranza, «è nostra intenzione fare in modo che resti a condividere il percorso» ha detto, ma ha lasciato agli organismi di partito l’arduo compito di ricucire lo strappo. Significativa in tal senso la nota del pomeriggio a firma del presidente regionale del Pd, Camillo D’Alessandro: «Insieme alla lista Teodoro abbiamo vinto, con loro si può e deve continuare il lavoro dentro una fase nuova, diversa, ma dove le ragioni dell’impegno non vengano meno».
 
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