Il mosaico sott'acqua, Archeoclub insorge: «Dev'essere protetto»

Il mosaico
di Vito De Luca
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Mercoledì 10 Novembre 2021, 09:55

PESCARA - «Attendiamo una sistemazione per il mosaico romano, poiché ci risulta che non sia stata presa alcuna decisione al momento. Intanto, ribadiamo la nostra proposta di non spostarlo, pur sapendo che per renderlo visibile c'è bisogno di un progetto importante e oneroso. Se al momento non ci sono fondi, potrebbe essere ricoperto e messo in sicurezza e, nel frattempo, documentato con pannelli fotografici, esponendone una copia realizzata ad arte».

Sono le parole, purtroppo sin troppo profetiche, del presidente dell'Archeoclub di Pescara, Giulio De Collibus, alla vigilia dell'incontro di oggi, alle 18, nella sala Favetta del museo delle Genti d'Abruzzo per celebrare i Trent'anni di collaborazione tra Soprintendenza regionale e Archeoclub nella provincia di Pescara.

Già, poiché proprio ieri il mosaico romano è stato inondato dalla pioggia. La causa, seppur da verificare, potrebbe essere stata il furto di una condotta elettrica, per via del rame, tale da aver provocato un cattivo funzionamento della pompa per il drenaggio. Un disastro per il quale ora si dovranno verificare i danni, che, si spera, siano minimi. Una scoperta, quella del mosaico, che risale a circa venti anni fa, seguita dall'intenzione del Comune di trasferirlo nel museo delle Genti d'Abruzzo, che ha suscitato tante polemiche. 

Una contrarietà ribadita anche ieri dal presidente di Italia Nostra, Massimo Palladini.

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