Morto il dottor Luigi Mosca: ex primario, ecologista e sportivo

Morto il dottor Luigi Mosca: ex primario, ecologista e sportivo
di Davide De Amicis
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Giovedì 19 Settembre 2019, 09:28
E' morto ieri mattina a 66 anni a Pescara il dottor Luigi Mosca, ex primario del reparto di Pneumologia e fisiopatologia respiratoria dello stesso nosocomio. Il noto medico era andato in pensione da pochi mesi e lo scorso novembre aveva scoperto il male incurabile che, in soli dieci mesi, lo ha strappato all'affetto dei familiari e alla stima dei suoi colleghi, che hanno appreso la notizia con profondo sconforto. Il più commosso di loro è stato proprio il direttore generale della Asl di Pescara Armando Mancini, legato al dottor Mosca da un vincolo di parentela: «Era il cugino di mia moglie - racconta a margine di una conferenza stampa, precedentemente programmata -. Era un grande medico, innamorato del suo lavoro, che ha continuato a portare avanti anche quando stava male. È stato colui che ha creato qui la pneumologia, dando vita ad una struttura, ad un reparto e attuando delle metodiche che, in breve tempo, hanno fatto diventare l'Unità complessa di Pneumologia dell'Ospedale civile di Pescara un reparto all'avanguardia in Abruzzo e fuori. Era un amante dello sport e della vita, era di una vitalità estrema».

Proprio la passione per lo sport era uno dei tratti distintivi dell'ex primario di Pneumologia, che lo ha fatto conoscere e avvicinare ancora di più ai tanti colleghi medici che in questi giorni lo piangono: «Sciava e faceva rafting - ricorda la dottoressa Maria Assunta Ceccagnoli, dirigente dell'Ufficio pubbliche relazioni della Asl e presidente dell'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Pescara - e capitava spesso di ritrovarlo al lavoro ingessato». Luigi Mosca era anche un convinto ambientalista e amante della bicicletta. A giorni avrebbe dovuto tenere una conferenza per l'associazione Pescarabici, che lo ha ricordato pubblicando sulla propria pagina Facebook l'estratto di una sua recente intervista: «L'amministratore - affermava Mosca - deve pensare al bene comune. Dovrebbe avere il coraggio di dire ai cittadini "Facciamo una mega isola pedonale e lasciate le auto in periferia". Ma ai pescaresi piace l'auto, quindi dubito che ciò mai accadrà. È una cultura che appartiene ad altri Paesi europei». Una cultura che stava cercando di importare anche a Pescara: «Come cerchiamo di fare noi nel nostro piccolo - conclude il direttivo di Pescarabici -. Addio professore». La camera ardente del dottor Luigi Mosca è stata allestita ieri nella cappella di Sant'Anna, all'interno del complesso ospedaliero, dove stamani alle 12 avrà luogo l'ultimo saluto attraverso un rito laico che culminerà con la commemorazione tenuta dal direttore generale della Asl Armando Mancini.
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