Schianto sulla Marruviana piena di buche: autopsia sul pastore morto. Sta meglio la bambina ferita

Schianto sulla Marruviana piena di buche: autopsia sul pastore morto. Sta meglio la bambina ferita
di Manlio Biancone
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Martedì 22 Giugno 2021, 11:31

Dopo il tragico incidente sulla strada provinciale Marruviana avvenuto domenica mattina, la procura di Avezzano ha disposto l’autopsia sul corpo dell’allevatore, Eligio Paolini, il 66enne di Castelvecchio Subequo che era alla guida della sua Fiat Panda che si è scontrata con violenza con un’Opel Astra, condotta da E.L., 28 anni, di Luco dei Marsi, che accompagnava alla stazione ferroviaria di Avezzano una famiglia, padre, madre e due figli minori. La bimba di 10 anni che è stata ricoverata all’ospedale San Salvatore dell’Aquila è fuori pericolo: è ricoverata in Pediatria, oggi nuovi consulti. Migliorano anche le condizioni del 28enne , mentre gli altri feriti sono già stati dimessi dall’ospedale di Avezzano.

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Il pastore è morto sul luogo dell’incidente per i molteplici traumi riportati dopo l’impatto e i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare per circa un’ora per tirarlo fuori dalle lamiere della sua auto finita nel canale del Fucino, in privincia dell'Aquila. Il sostituto procuratore Ugo Timpano, ha ordinato l’esame autoptico per stabilire se la cause del decesso sono dovute ad un malore o all’incidente stradale. Secondo una prima ipotesi, Eligio Paolini, che guidava la Panda, non si sarebbe fermato al segnale di stop schiantandosi contro l’autovettura che sopraggiungeva in quel momento.

Entrambi i mezzi sono stati sottoposti a sequestro. La salma di Paolini è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale dell’Aquila.

A Castelvecchio in tanti piangono la morte di Eligio. Tanti i messaggi di condoglianze postati sul web per ricordare l’allevatore scomparso. Ieri anche la Confagricoltura ha inviato un messaggio: «Eligio era una persona mite e buona, era avvilito per le ingiustizie che doveva subire per effetto di politiche agricole che tutelano finti e predatori pseudo allevatori. Non capiva lo stravolgimento di questa attività che lui e, prima di lui i suoi avi e generazioni, avevano dato ricchezza ai popoli montani dell’Abruzzo. Gli infiniti pascoli dl cielo vi accolgono con i belati delle vostre pecore». Una strada maledetta che continua a mietere vittime e per questo il primo cittadino di San Benedetto dei Marsi, Quirino D’Orazio, ha di nuovo lanciato un appello alla Provincia perché intervenga per metterla in sicurezza. «Dal 2013 chiedo interventi per mettere in sicurezza questa arteria. E’ pericolosa, manca la segnaletica, mancano i guard-rail ed è piena di buche».

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