Aveva appreso l’arte dello sbalzo e del cesello dal professor Castagna ad Enna dove andò ad insegnare dopo un periodo trascorso a Firenze: in quella città si recò dopo aver conseguito il diploma al “Mario dei Fiori” di Penne. Poi l’esperienza a Fermo. Pancione era un maestro abile nella oggettistica sacra e nella decorazione delle vesti dei sacerdoti che officiano le messe. Ne donò una a papa Giovanni Paolo II di cui fu ospite. «Un artista di respiro internazionale. Un figlio di Penne che a volte non sa di averne di questo spessore. Giuseppe Pancione riusciva con pochissimo a creare dei pezzi di valore assoluto», commenta il professor Candido Greco, storico.
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