Addio a Giuseppe Mangolini, il sindaco: «Era un grande aquilano»

Addio a Giuseppe Mangolini, il sindaco: «Era un grande aquilano»
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Martedì 4 Maggio 2021, 10:09 - Ultimo aggiornamento: 11:41

All’età di 81 anni ieri è morto, a causa di un ictus, Giuseppe Mangolini, storico funzionario pubblico. È stato vicesegretario generale tra gli anni Settanta e Ottanta e poi ha ricoperto l’incarico di segretario generale del Comune, dal 1994 al 1998. Mangolini è stato a lungo direttore della sezione abruzzese dell’Anci e anche componente del Comitato scientifico della Perdonanza nominato dall’allora sindaco Massimo Cialente, nonché partecipe dell’associazione degli ex amministratori civici “Aquilae Urbis”. Oltre al suo impegno per la funzione pubblica, Mangolini ha sempre seguito la vita aggregativa della città, facendo parte della più antica confraternita agnesina aquilana, la Confraternita dei Devoti di Sant’Agnese, dalla quale è nata l’omonima associazione culturale che da anni promuove la rassegna “Il pianeta maldicenza”.

«Profonda costernazione- dice il sindaco Pierluigi Biondi-. Perdiamo un uomo di Stato, ma soprattutto un grande aquilano. Una personalità che, sotto vari aspetti, è stata sempre impegnata in prima fila per la nostra comunità, di cui era fiero interprete sia nelle sue vesti professionali che in quelle di cultore delle tradizioni. Di lui si ricorderanno sempre la grande competenza e la spiccata capacità di non far mancare il sostegno, grazie al suo sapere, a tantissimi sindaci e amministratori. La Municipalità aquilana si unisce al dolore della consorte, dei figli e dei parenti, partecipando le più sentite condoglianze». Dolore anche per l’ex sindaco Cialente: «Peppe è stato un vero servitore delle istituzioni. A lui devo tanto. Anzitutto la sua amicizia, le sue lezioncine, consigli e rimbrotti. Mi ha insegnato che le regole e le interpretazioni devono essere sempre legittime, precise, corrette. La responsabilità etica dell’occuparsi della cosa pubblica». Altri messaggi di cordoglio sono arrivati dal consigliere regionale Americo Di Benedetto e da Lelio De Santis («uomo colto, con la passione della politica da socialdemocratico illuminato»).

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