Addio a don Gabriele, parroco del Santuario dei Miracoli: «Era il sacerdote dei giovani»

Addio a don Gabriele, parroco del Santuario dei Miracoli: «Era il sacerdote dei giovani»
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Giovedì 16 Luglio 2020, 12:07 - Ultimo aggiornamento: 16:22

Morto don Gabriele Ricciuto, 83 anni, nel monastero dei Benedettino di Casalbordino, in provincia di Chieti E' eceduto ieri pomeriggio. Era parroco della chiesa di Santa Maria dei Miracoli, un santiìuario molto famoso con migliaia di visite  da ogni parte del  Centro Italia.

Il funerale è domani (venerdì 17 luglio) alle 14,45 nella basilica della Madonna dei Miracoli. 

Don Gabriele era nato a  Limosano (Campobasso) nel 1937, Giovanni (con la consacrazione  prese il nome di Gabriele) Ricciuto entrò nel monastero di Santa Maria dei Miracoli a 12 anni, quando i genitori erano in procinto di emigrare all’estero. E anche per questo motivo, fu portato a considerare la comunità monastica come la sua famiglia.

Dopo aver percorso le tappe formative in varie abbazie – come allora vigeva nella Provincia Italiana della congregazione sublacense – ed essere stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1963, trascorse il resto della sua esistenza a Miracoli. Che diventò la sua vita.  Qui svolse per qualche tempo l’incarico di prefetto dei probandi (1963-1965), cioè educatore dei giovanissimi aspiranti alla vita monastica. «Ma la sua cura e premura si concentrarono ben presto sulla comunità parrocchiale e specialmente sulla gioventù, seguendo la crescita umana e spirituale di generazioni e generazioni di ragazzi, praticamente fino al termine dei suoi giorni - ricordano i suoi ex ragazzi oggi sposati, diventati padre e madri». E segnalano  l'impegno di don Gabriele «nell’insegnamento del catechismo e più tardi, quando tale compito venne affidato anche a dei laici, la preparazione dei catechisti, la gestione quotidiana dell’oratorio – con nuclei tanto a Miracoli quanto nelle contrade un tempo dipendenti dalla parrocchia – ove, accanto alle lezioni di catechismo, intratteneva i ragazzi con attività ludiche, escursioni, preparazione di spettacoli teatrali e soprattutto con la formazione all’arte musicale della quale era appassionato ed esperto». Fu promotore della fondazione di una banda musicale (i cui elementi venivano da lui singolarmente preparati) e la direzione della stessa. Con questo gruppo animò non solo le festività religiose della parrocchia dei Miracoli, ma partecipò anche a ricorrenze significative in svariate località. 

«Don Gabriele aveva rara capacità di aggregazione e di coinvolgimento dei più giovani nelle varie iniziative, com la celebrazione del mese di maggio e la Via Crucis, nonché l’allestimento del presepe, ed una pedagogia ispirata, nello stesso tempo, a bontà e rigore - ricordano i suoi giovani -  era sempre in continuo contatto con un gran numero di persone, anziani soli, famiglie, regazzi,  interessandosi alla loro vita». 
 

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