Coronavirus, cardiopatico viene contagiato in ospedale: Aldo muore nel giorno del sessantesimo compleanno

Coronavirus, cardiopatico viene contagiato in ospedale: Aldo muore nel giorno del sessantesimo compleanno
di Patrizio Iavarone
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Giovedì 26 Novembre 2020, 08:36

La lista dei lutti da Coronavirus si allunga in Valle Peligna e se Sulmona non ha ancora dato sepoltura all’imprenditore cinquantaduenne, Igor Giampietro, deceduto allo Spallanzani l’altro ieri (i funerali si terranno domani nella cattedrale di San Panfilo alle ore 15), oggi è Pratola Peligna a piangere un altro suo concittadino, per o con Covid poco conta.

La storia di Aldo Di Simone, morto ieri all’ospedale di Pescara nel giorno del suo sessantesimo compleanno, è però per certi versi ancora più incredibile di quella di Giampietro. L’uomo, che era cardiopatico, era entrato infatti all’ospedale di Sulmona con un tampone negativo e si era contagiato proprio nel reparto di cardiologia dove, d’altronde, sono risultati positivi tre pazienti e ben quattordici operatori sanitari. E’ possibile e anzi probabile che il Covid sia stato determinante per rendere fatale la sua patologia; quanto basta, ma non è d’altronde neanche l’unico episodio, per chiarire come e se hanno funzionato e stanno funzionando percorsi e sistemi di prevenzione all’interno dell’Annunziata. Un ospedale no Covid che si è trovato da un giorno all’altro ad esserlo, senza avere la necessaria preparazione. Anche ora che un reparto dedicato al virus è stato allestito all’ultimo piano della nuova struttura, di fatto, continuano ad esserci problemi nella gestione dei pazienti, con ancora alcuni di loro costretti ad attendere nell’area pretriage dell’ex pronto soccorso, senza né letti, né coperte a disposizione.

Tutto mentre il virus sembra rallentare nei contagi (ieri ce ne sono stati “solo” ventidue), ma continua a far sentire i suoi effetti sui malati, anziani o giovani che siano: ieri ci sono stati altri due ricoveri all’ospedale San Salvatore per l’aggravarsi di due pazienti, tra cui un quarantaseienne di Scanno conosciuto per la sua forza e salute. Il virus, questo ormai è chiaro, colpisce tutti, fragili e meno fragili e può avere conseguenze nefaste anche per chi, come Igor Giampietro, non ha patologie pregresse. Con il carico di oltre novecento positivi, urge quindi rafforzare la risposta delle strutture sanitarie dedicate: all’area Covid dell’Annunziata si sarebbe dovuta aggiungere, al massimo entro ieri, aveva assicurato il presidente della Regione, Marco Marsilio, l’importante supporto logistico e sanitario della clinica San Raffaele, che avrebbe dovuto attivare quarantasei posti di Medicina Covid nella struttura di via dell’Agricoltura.

Ad oggi, però, l’accordo non è stato ancora raggiunto. 

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