Cosa ha provocato il decesso? Poteva essere salvato? Domande che si pongono ora parenti e amici di Massimo, alle quali darà una risposta l’autopsia disposta dalla procura della Repubblica di Avezzano, pm Maurizio Cerrato. Il medico legale, Cristian D’Ovidio, di Pescara, che ha eseguito l’esame autoptico sulla salma all’ospedale di Avezzano, ha 60 giorni di tempo per consegnare le propria relazione al magistrato. Intanto la famiglia ha incaricato Giuseppe Stornelli, medico legale avezzanese, che assisterà la moglie in tutte le fasi del processo civile e penale. Il reato ipotizzato dal sostituto procuratore è di omicidio colposo e ad oggi si sta procedendo contro ignoti poiché non è stato ancora determinato l’esatto numero degli indagati, anche se l’iscrizione nel registro della procura è un atto dovuto per consentire la partecipazione con un proprio consulente di parte all’esame autoptico, che è un atto irripetibile.
Massimo lascia la moglie Anna, tanti parenti e amici. Amante della campagna a Poggio Picenze aveva realizzato un agriturismo che seguiva con passione e professionalità. L’uomo era conosciuto anche a Capistrello dove spesso tornava con la moglie per passare le vacanze o le feste. È per questo che è stato tumulato nel cimitero del centro rovetano dopo i funerali dell’altro giorno dove una folla commossa ha voluto dare l’ultimo addio a Massimo.
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