Castiglione Messer Raimondo, il paese della zona rossa dove si continua a fuggire e morire

Castiglione Messer Raimondo, il paese della zona rossa dove si continua a fuggire e morire
di Giovanni Sgardi
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Sabato 21 Marzo 2020, 08:51 - Ultimo aggiornamento: 08:57
Appena duemila abitanti, cinque morti e 25 contagiati. Castiglione Messer Raimondo (Teramo) è il nuovo epicentro del contagio da Covid in Abruzzo. Tanto da convincere il presidente della Regione Marco Marsilio ad istituire la zona rossa. Ma non a tutti piace quei posti di blocco ai varchi dello storico paesino così che ieri, prima che si stringessero le maglie dei controlli, due persone sono "fuggite" in auto per andare a trovare i figli a Pescara. Auto intercettata, panico nel capoluogo adriatico ed "evasi" rispediti al mittente con tanto di denuncia.

Oggi Castiglione Messer Raimondo è presidiato in ogni via d'uscita. Del resto non ci vuol molto rispetto alle piccole dimensioni dell'abitato. Ai duemila abitanti non resta che tenersi informati sulle cronache del contagio. Così ieri hanno scoperto che c'è stato un quarto decesso, nel giro di pochi giorni, di una persona risultata positiva al coronavirus. La vittima è una donna di 65 anni che era ricoverata all'ospedale di Teramo. Secondo quanto si apprende aveva patologie pregresse. Si tratta del paziente 1 di Castiglione: è la prima persona risultata positiva in paese. Altri tre persone - tre uomini - sono morte negli ultimi giorni. Un bollettino da tempi di guerra, quello della Regione.

Castiglione si trova al centro della zona rossa della Val Fino insieme ad altri 4 Comuni interdetti. La zona di massimo isolamento è stata istituita su pressione dei sindaci, che non sanno spiegarsi il picco di contagi in un territorio tanto ristretto. Un'ondata anomala che minaccia anche la vicina città di Teramo.
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