Come siano andati davvero i fatti è tutto ancora da verificare. E per questo, molto probabilmente, la procura della Repubblica di Sulmona chiederà nelle prossime ore un incidente probatorio: un interrogatorio, probabilmente un confronto, cioè, per cristallizzare le accuse, che sono gravi e pesanti, se dovessero trovare un fondo di verità.
Per il momento c’è solo la testimonianza e la denuncia della presunta vittima, un ragazzo di 18 anni residente in un paese del comprensorio che dice di essere stato molestato sessualmente e una aggressione accertata dai carabinieri e refertata dall’ospedale di Sulmona dove l’altra notte si è recato un funzionario della Cgil che è stato aggredito da cinque persone.
Tutto sarebbe cominciato l’altro giorno: il diciottenne si reca al patronato Inca della Camera del Lavoro di Sulmona in vico Del Vecchio, in pieno centro storico, per disbrigare una pratica relativa ad una richiesta di disoccupazione. Il funzionario responsabile lo accoglie e lo guida, spiegandogli cosa e come fare. Poi le versioni divergono: il ragazzo sostiene di essere stato molestato dal funzionario, un cinquantenne con famiglia e figli, che gli avrebbe toccato le parti intime. Una versione che il presunto molestatore, e con lui tutta la Cgil, smentiscono e respingono: tanto più, dicono, che il fatto sarebbe accaduto in pieno giorno, in un ufficio aperto al pubblico e dove le persone entrano ed escono.
Comunque il diciottenne va via dalla sede del sindacato senza dire niente, ma in serata, quasi in chiusura, si ripresenta in vico Del Vecchio con altre quattro persone, tra familiari, amici e il suo ragazzo.
Qui vengono depositate due denunce: una da parte del ragazzo per la presunta violenza sessuale, l’altra da parte del funzionario per le lesioni e la presunta calunnia. Una brutta storia, qualunque sia la verità, alla quale non sarà facile venire a capo. I carabinieri che indagano sulla vicenda stanno acquisendo anche le immagini delle telecamere presenti per avere qualche elemento in più e ricostruire le responsabilità. Probabilmente il confronto davanti al magistrato sarà decisivo.