Di Paolo, accusato di essersi appropriato complessivamente di 800mila euro, è stato condannato soltanto per uno dei quattro capi di imputazione, quello per fatti avvenuti nel 2011 e dunque, a differenza degli altri, al riparo dalla prescrizione. E' stato riconosciuto colpevole di avere emesso in suo favore ed incassato, in qualità di procuratore della Costruzioni Trulli, un assegno da 82mila euro che adesso, sulla base della sentenza, dovrà restituire alla società. Società che venne fondata da Silvestri ed i suoi familiari, assistiti nel processo dall'avvocato Marco Femminella, proprio allo scopo di compiere una serie di operazioni edilizie nella provincia di Pescara.
Silvestri lasciò giovanissimo l'Abruzzo e in seguito diventò milionario, facendo fortuna alla guida della società Silvestri Investments, attiva soprattutto in Canada e in Florida. Rimasto molto legato alla sua terra d'origine, nel 2003 approntò un piano da 4 milioni di euro per realizzare 200 appartamenti tra Spoltore, Cepagatti e Montesilvano, affidando una procura speciale a Di Paolo. Presto, però, le chiacchiere sul tenore di vita particolarmente elevato del sindaco arrivarono oltreoceano. Compiute le dovute verifiche, Silvestri revocò la procura a Di Paolo e ingaggiò una dura battaglia legale, passata anche attraverso una lettera inviata al ministero della Giustizia per chiedere tempi processuali più rapidi. Parallelamente va avanti la causa di risarcimento civile, nell'ambito della quale l'emigrato abruzzese ha chiesto 2 milioni di euro di danni all'ex sindaco, annunciando che devolverà tutto il ricavato in beneficenza.
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