Dopo due notti ad Avezzano, trasferiti i migranti. Il prefetto: locali non idonei

Dopo due notti ad Avezzano, trasferiti i migranti. Il prefetto: locali non idonei
di Manlio Biancone
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Venerdì 4 Settembre 2020, 09:56 - Ultimo aggiornamento: 10:02

E' durata due notti la permanenza ad Avezzano dei 25 migranti provenienti dal Marocco, Somalia e Nigeria, tutti ragazzi giovani. Sono stato trasferiti durante la notte e hanno così definitivamente lasciato dalla struttura, di via Monte Cervaro, di Paterno di Avezzano, che non era un Cas ma un centro di formazione. Dopo la denuncia da parte dei politici, impegnati in una serrata campagna elettorale per la sfida a sindaco, e la comunicazioen del commissario prefettizio Mauro Passerotti che aveva messo nero su  bianco che l'ex scuola «non era idonea per le attività ricettive», il prefetto dell'Aquila ha predisposto il trasferimento in altro centro abilitato. La metà hanno trovato posto in un centro dell'aquilano mentre l'altra metà a Vasto.

Al loro arrico ad Avezzano erano stato accolti, tra applausi e fischi, da una trentina manifestanti della Lega che avevano atteso il loro arrivo davanti alla ex scuola di formazione professionale dello Ial Cisl. Tutti erano stati ià stati sottoposti a tampone ed erano risultati negativi, ma le polemiche sul loro arrivo non si erano placate. 

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