Migranti negativi al test sierologico, risultano contagiati al tampone nel centro di accoglienza

Migranti negativi al test sierologico, risultano contagiati al tampone nel centro di accoglienza
di Patrizio Iavarone
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Lunedì 27 Luglio 2020, 07:56
In otto su dodici sono risultati positivi al Covid 19, un esito inaspettato quello dei tamponi eseguiti sui migranti che il 15 luglio scorso erano stati trasferiti da Lampedusa, in Sicilia, a Pettorano sul Gizio (L'Aquila). Inaspettato perché, prima del trasferimento, erano stati tutti già sottoposti al test sierologico il cui risultato era negativo. Alla prova dell’esame faringeo, però, è arrivato ieri il contro esito, dimostrazione ulteriore che i test del sangue continuano ad essere inattendibili e possono dare adito a falsi negativi. Ne sono consapevoli d’altronde le autorità sanitarie che, non a caso, avevano imposto ai migranti la quarantena obbligatoria e il tampone. Anche e soprattutto per questo il focolaio di Pettorano sul Gizio è sostanzialmente sotto controllo.

«Non c’è assolutamente da allarmarsi – ha rassicurato ieri il sindaco Pasquale Franciosa – perché sono in quarantena da quando sono arrivati e non hanno contatti con nessuno. I migranti che vedete in giro sono quelli ospitati alla Quercia e che non sono mai entrati in contatto con i nuovi arrivati». Il gruppo dei dodici, parte dei cinquanta trasferiti in Abruzzo dopo lo scontro istituzionale tra il governatore della Sicilia Nello Musumeci (che con un’ordinanza aveva bloccato la distribuzione dei migranti nei centri di accoglienza siciliani) e il Viminale, era stato sistemato nel centro di accoglienza di Ponte d’Arce che, per l’occasione, era stato sgomberato dai quindici ospiti che già c’erano per essere trasferiti a loro volta nell’altro centro, gestito dalla stessa cooperativa, dell’ex ristorante La Quercia, dove sono attualmente ospitati un’ottantina di migranti.

I nuovi contagiati, perlopiù di origine tunisina, sono del tutto asintomatici e in buone condizioni di salute e sono seguiti attentamente dal servizio di prevenzione territoriale della Asl con un monitoraggio quotidiano che andrà avanti evidentemente fino a quando gli otto migranti non avranno completamente negativizzato il virus. Con loro sono rimasti anche i quattro tuisini negativi, a cui verrà a breve eseguito un nuovo tampone, prima di essere eventualmente trasferiti nell’altra struttura. 
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