Con un coltello a serramanico, "ancor prima che si potesse innescare la reazione difensiva", come ha scritto nelle motivazioni della condanna in primo grado con il rito abbreviato il gup Roberto Veneziano, Fitim ha ucciso Manuel colpendolo al volto e al cuore. Quella sera l’albanese girava con la sua utilitaria. Insieme a lui, a bordo dell’auto, c’era l’ex ragazza di Spinelli. La macchina era arrivata sul lungomare di Alba Adriatica, all’incrocio con via Mazzini, quando Manuel e altri amici, fra cui suo padre, stavano attraversando. E’ a quel punto che scoppia un litigio violento. Fitim scende dall’auto e iniziano a volare insulti, pugni fino a quando non impugna il coltello che ha con sé e lo sferra contro Manuel fino ad ucciderlo. Poi la fuga che, però, dura poco perché a Colonnella i Carabinieri lo rintracciano subito e lo portano all’ospedale di Teramo con fratture al naso e al palato. Per gli inquirenti sin dall’inizio si sarebbe trattato di un delitto dettato dalla gelosia.
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