L'Aquila, mamma si butta dalla finestra con il figlio di 6 anni: la donna muore, il bimbo si salva

La tragedia intorno alle 8 nel rione di Santa Maria: sul posto anche l'elisoccorso del 118

L'Aquila, mamma si butta dalla finestra con il figlio di 6 anni: la donna muore, il bimbo si salva
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Sabato 1 Aprile 2023, 10:24 - Ultimo aggiornamento: 17:53

Si è gettata dalla finestra di casa con in braccio il suo bambino di cinque anni: la donna, Gemma Paris di 36 anni, è morta sul colpo mentre il figlio è stato prima trasportato nell'ospedale San Salvatore dell'Aquila poi ricoverato in terapia intensiva nell'ospedale Bambino Gesù a Roma. I medici avrebbero riscontrato un ematoma nella parte posteriore della testa ma il piccolo non sarebbe in pericolo di vita. Il dramma in una traversa di via Fonte Grande, strada che collega Celano alla piana del Fucino. Da quello che si è appreso la donna prima di lanciarsi nel vuoto aveva telefonato alla figlia più grande intorno alle 6.50 dicendo di ricordare al padre di prendere alcuni documenti. Sul posto subito dopo la tragedia sono arrivati anche l'ex marito e la figlia che poi sono partiti per Roma per raggiungere il piccolo all'ospedale. Alla donna è stato fatale un volo di 3 metri. Gemma Paris, si è gettata dalla finestra di casa che affaccia sul terrazzino interno. 

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Cosa è successo

La donna, hanno raccontato agli inquirenti alcuni conoscenti, era separata con il marito da tempo e viveva in casa con i genitori adottivi e i due figli.

Per molte ore i genitori di Gemma sono rimasti seduti fuori la loro casa, al di là del nastro apposto dai carabinieri per delimitare la zona, su due sedie di legno, insieme a tutto il vicinato, in silenzio con lo sguardo fisso a terra. L'episodio ha scosso molto la comunità aquilana anche perchè arriva a sole 24 ore di distanza dalla strage familiare avvenuta in una villetta alla periferia dell'Aquila, nella frazione di Tempera. Lì Carlo Vicentini, 70 anni, medico urologo di estrazione universitaria molto noto e stimato e da circa un mese in pensione, ha sterminato la sua famiglia: con una pistola regolarmente denunciata ha ucciso la moglie, Carla Pasqua, di 63 anni, un'ex funzionaria amministrativa della Asl dell'Aquila, la figlia Alessandra, di 36, nutrizionista nel reparto di oncologia dell'ospedale di Teramo, e il figlio Massimo di 43 anni, disabile dalla nascita, attaccato ad un respiratore e in condizioni gravissime.

Poi ha puntato l'arma contro se stesso e si è suicidato. Il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi ha espresso cordoglio ai familiari e alla comunità di Celano. «A nome della municipalità aquilana e a titolo personale - ha scritto il sindaco - esprimo sentimenti di vicinanza e cordoglio alla comunità celanese e al suo sindaco, Settimio Santilli, sconvolti da un evento tragico che lascia attoniti e senza risposte. Mi stringo al dolore dei familiari della giovane vittima e rivolgo una preghiera di speranza per il suo bambino che era ricoverato presso il nosocomio aquilano. Non ci sono parole per descrivere l'angoscia provocata da drammi di tale portata che nel giro di due giorni hanno segnato profondamente sia L'Aquila che Celano». 

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Il piccolo al Bambino Gesù di Roma

Per Santilli la notizia della morte e del gesto di Gemma Paris lascia un paese intero 'sconvoltò. «La conoscevo benissimo, anche i suoi genitori, persone per bene, siamo sconvolti», ricorda il sindaco. Ma accanto al dolore di una comunità scossa c'è anche una sorta di rimorso, di rammarico per un qualcosa che forse avrebbe potuto evitare la tragedia. Più di una persona, non nascondendo la commozione, parla ora di «una tragedia preannunciata purtroppo, non era una situazione socialmente facile», e anche i commenti sui social e altre testimonianze raccolte fanno riferimento alle «problematiche mai affrontate». C'è anche chi parla di rimorso perché sapeva ma non ha detto nulla, e chi accusa le istituzioni chiedendo di indagare chi doveva controllare lo stato di questa famiglia.

 

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