L'AQUILA «Subito dopo il sisma del 2009 ho iniziato a scattare numerose foto della città martoriata per immortalare quel momento di devastazione, seppur doloroso e in seguito mi sono dedicato al paesaggio in generale e infine il mio interesse fotografico si è concentrato verso il lupo (Canis lupus italicus), che mi fa salire il brivido».
Andrea Corsi, classe 1978 aquilano, la sua principale attività la esercita presso il raggruppamento del reparto carabinieri Parco nazionale del Gran Sasso e monti della Laga nella sede di Fonte Cerreto di Assergi, nucleo cinofilo antiveleno per la ricerca dei bocconi avvelenati, ha una compagna e un figlio di due anni. Dopo i suoi studi tecnici, si trasferisce per lavoro nella Val D'Ossola in Piemonte, dove risiede per dieci anni; la passione per la montagna gli viene trasmessa da papà Salvatore, militante nel soccorso alpino della Guardia di finanza, infatti, appena quattordicenne, inizia a praticare lo sci d'alpinismo, sulle orme di suo padre, attività insolita per un ragazzo così giovane, ma parte integrante del suo corredo genetico.
Le sue foto sui lupi attraversano i Social. «Questa che vedete con tre lupacchiotti con gli occhi sgranati, è una delle tante foto di una serata- ricorda Andrea - la prima in cui ho avuto un incontro ravvicinato con questa splendida cucciolata. Guardando la foto sembra tutto semplice, i cuccioli in perfetta posa, il muso e gli occhi a fuoco e liberi dall'erba alta.
Nutre molteplici passioni Andrea, oltre alla fotografia e lo sci d'alpinismo, pratica la bicicletta su strada, amante della natura a 360 gradi, possiede un cane da pastore belga Malinois, di nome Kenia, che spesso lo accompagna nelle escursioni.
Sabrina Giangrande
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