Lui la picchia, lei cerca di sottrarlo all'arresto: la Polizia lo ammanetta lo stesso

Lui la picchia, lei cerca di sottrarlo all'arresto: la Polizia lo ammanetta lo stesso
di Stefano Buda
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Martedì 30 Ottobre 2018, 12:27
Serata di follia per S.A, un uomo di 38 anni che l'altro ieri, nel centro di Pescara, ha violentemente aggredito la propria fidanzata, per poi picchiare tutti coloro che sono intervenuti nel tentativo di difenderla. L'uomo, incensurato, domenica sera era in uno stato di alterazione, quasi certamente dovuto ad un ingente consumo di sostanze alcoliche. Intorno alle 20, in via Campobasso, si è avvicinato all'auto in cui si trovava la sua compagna e dall'esterno, attraverso il finestrino, ha ripetutamente cercato di colpirla con dei pugni, sferrando anche una serie di calci contro lo sportello del mezzo.

Due donne, madre e figlia, che stavano passando in quel momento sul luogo dell'aggressione, sono subito intervenute in soccorso della ragazza, ma sono state prima minacciate verbalmente e poi colpite con dei pugni. Attirati dal trambusto, sono giunti sul posto anche un altro passante e alcuni familiari delle due donne. Tutti insieme hanno tentato di riportare la calma, provando a far ragionare S.A, che per tutta risposta ha sferrato calci e pugni contro tutti i presenti. La zuffa, con il passare dei minuti, si è spostata nell'androne di un condominio, dove finalmente, allertati da qualcuno che aveva assistito alla scena, sono arrivati gli agenti della squadra volante.

L'aggressore, però, per nulla intimorito, si è scagliato anche contro i poliziotti, prima offendendoli e minacciandoli, e poi colpendo più volte un agente con calci e pugni. Con molta fatica, le forze dell'ordine sono riuscite a immobilizzare il trentottenne e a caricarlo di forza nell'auto di servizio, all'interno della quale il fermato ha continuato a sferrare calci, fino a sfondare il vetro posteriore del mezzo. A quel punto è entrata in scena la fidanzata di S.A, che nonostante fosse stata inizialmente aggredita, ha aperto una porta dell'auto di servizio della Volante con l'intenzione di far scappare il suo compagno. Tentativo che, naturalmente, è andato a vuoto. Il bilancio finale è stato di tre persone, un poliziotto e due passanti, lievemente feriti, con prognosi fino a cinque giorni.

La serata, per S.A, si è conclusa negli uffici della questura, dove il suo l’atteggiamento non è minimamente cambiato. L'uomo ha continuato a minacciare e offendere gli agenti, che lo hanno arrestato per resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato del mezzo di servizio. S.A è stato inoltre segnalato per i reati di lesioni e minacce commessi nei confronti di coloro che erano intervenuti per aiutare la fidanzata aggredita. Trattenuto in camera di sicurezza fino all’udienza di convalida, ieri mattina il trentottenne è stato processato e condannato a 9 mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena, dal momento che risultava incensurato.
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