Coronavirus, la pandemia ferma Londra e il suo “Wine & Love”: ricomincio con gli aiuti del Governo

Emanuela Scurti Coronavirus, la pandemia ferma Londra e il suo “Wine & Love”: ricomincio con gli aiuti del Governo
di Mila Cantagallo
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Domenica 12 Aprile 2020, 08:34 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 01:10

A Londra ha inventato la sua nuova vita da imprenditrice investendo risparmi e dedizione. L’Inghilterra paralizzata dal Coronavirus ha rallentato anche la corsa di Emanuela Scurti, wedding planner pescarese piena di idee, una laurea in Economia e commercio con trascorsi lavorativi da amministrativa in complessi sportivi del capoluogo adriatico.
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Wine & Love, la sua vineria italiana inaugurata a South Wimbledon poco più di un anno fa, ha abbassato le serrande lo scorso 20 marzo. Affitto, bollette e tasse da pagare senza incassare un pound tolgono il sonno a chi è titolare di una piccola impresa ancora in fase di start-up ma lei continua a respirare sogni anche attraverso la mascherina. Emanuela non molla e non scappa, studia una diversificazione della propria attività ed impiega il suo tempo a servizio del volontariato.
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«Abbiamo aperto il locale il giorno di San Valentino del 2019 - racconta - un posto piccolo, con 12 coperti all'interno e 16 all'esterno, in cui si potevano gustare vini e stuzzicherie italiani, nello stile dei nostri aperitivi cenati. I primi mesi sono stati duri, a Londra non è facile farsi conoscere ed apprezzare. Quando cominciavamo ad avere una clientela nostra, composta da persone di ogni nazionalità visto che lavoriamo in un quartiere multietnico, abbiamo subìto questo duro colpo. Con qualche risparmio sto affrontando le spese di gestione di un pub chiuso ma confido nelle misure a sostegno delle piccole imprese che, secondo quanto annunciato dal Governo, saranno consistenti. Nel frattempo io e il manager del locale Sascha Angelucci, un mio amico di San Valentino che ha creduto in questo progetto, abbiamo iniziato a consegnare a domicilio i vini, il Pecorino e i Montepulciano abruzzese sono i più richiesti».

Emanuela Scurti vive a South Wimbledon la quarantena, nella casa che divide con un’amica pescarese e con Sascha: «Il quartiere è come un piccolo paese in cui ci conosciamo tutti- aggiunge- anche se in questo periodo nelle strade difficilmente si incontra qualcuno. Stiamo vivendo la fase acuta della pandemia ma, rispetto all’Italia, abbiamo la possibilità di uscire una volta al giorno per fare una passeggiata o jogging. Visto che ho più tempo libero, mi rendo utile con i bisognosi collaborando con l'associazione Dons Local Action Group, legata alla squadra del Wimbledon. Da tifosa del Pescara e vice presidente del Club Donne Biancazzurre, ho una sensibilità particolare verso il calcio, soprattutto quello solidale. Ogni mattina davanti a un supermercato, raccogliamo confezioni di cibo da destinare agli anziani bloccati in casa e ai poveri. Giorni fa è venuto a trovarci John Scales, ex difensore dei gialloblu e abbiamo piacevolmente chiacchierato di soccer inglese».

Di paura Manuela ultimamente ne ha avuta, ma non ha mai pensato di tornare indietro: «Il cuore è in Italia dove ho i genitori e mio fratello, vorrei essere accanto a loro in questo momento. Dovevo atterrare a Pescara qualche giorno fa ma il volo è stato annullato, ne ho prenotato un altro per il 15, spero che non lo cancellino. Mi isolerò in quarantena per 15 giorni e per altre due settimane sarò vicina ai miei cari, poi rientrerò a Londra dove ho intenzione di concretizzare le mie nuove idee. Quando il locale riaprirà, ci organizzeremo per il servizio di asporto con vini e specialità gastronomiche abruzzesi. Ho appena ottenuto la licenza per allestire un banchetto nel mercato rionale dove venderò focacce, olio di Loreto Aprutino e confetti di Sulmona.

Non mi arrendo perché sono convinta che presto torneremo a una vita quasi normale e perché, nonostante tutto, credo ancora nei miei sogni».

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