Lite per il marciapiede conteso, tra le prostitute volano le coltellate

Lite per il marciapiede conteso, tra le prostitute volano le coltellate
di Stefano Buda
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Mercoledì 23 Gennaio 2019, 09:21
Un regolamento di conti tra prostitute, per un marciapiede conteso a Pescara, rischiò di finire in tragedia. Sono state condannate a 9 anni di reclusione ciascuna, ieri mattina dal tribunale collegiale di Pescara, le tre donne di origine rumena, accusate di tentato omicidio e rapina, per avere aggredito altre due giovani prostitute la sera del 31 maggio 2012. Una delle due vittime rischiò la vita dopo aver ricevuto una coltellata al torace. Davanti al collegio presieduto dal giudice Rossana Villani, assistite dagli avvocati Giancarlo De Marco e Tullio Zampacorta, sono finite Loredana Ancuta Plesa di 27 anni, Daniela Iuliana Vintila di 25 anni e Mihaela Iuliana Crusoveanu di 27 anni. All'epoca dei fatti si prostituivano lungo la riviera pescarese e vissero come un affronto l'occupazione di uno spazio che consideravano di loro esclusiva da parte di altre due giovani.

Il risentimento si tramutò presto in azione. Attesero la sera per dare vita ad una spedizione punitiva, raggiungendo le due ragazze di 22 e 24 anni, anche loro rumene, sul lungomare della città adriatica, nei pressi dell'incrocio con via Solferino. Le sorpresero intorno alle 22.20, mentre stazionavano sul marciapiede in attesa di clienti. Secondo quanto ricostruito dal pm Salvatore Campochiaro, che aveva chiesto una condanna a 13 anni e 8 mesi per Crusoveanu, e a 12 anni e 2 mesi per le altre due, Plesa colpì con una mazza una delle due donne, mentre le complici si scagliarono contro l'altra prostituta riempiendola di calci e pugni. Poi Crusoveanu sferrò una coltellata al torace ad una delle due ragazze. «Con particolare forza e decisione - mette in luce il pm - colpendola all'altezza dell'emitorace destro, in una ragione anatomica interessata da vasi venosi e arteriosi, e da rami bronchiali». La ragazza si accasciò a terra. Trasportata d'urgenza in ospedale, si resero necessari una trasfusione e un intervento chirurgico. Venne ricoverata in prognosi riservata.
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