Il solo certificato medico non basta, ma bisogna avvertire l'azienda della malattia: lavoratore licenziato

Il solo certificato medico non basta, ma bisogna avvertire l'azienda: lavoratore licenziato
di Alfredo D'Alessandro
2 Minuti di Lettura
Giovedì 4 Febbraio 2021, 12:07 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 18:54

Era stato licenziato a causa di un’assenza ingiustificata di circa 7 giorni, il giudice del lavoro ha dato ragione al datore di lavoro ovvero il gestore del call center nazionale della Sos Utenti. In sostanza il lavoratore, che era anche delegato alla segreteria nazionale di Sos Utenti, si era assentato dal luogo di lavoro dopo un richiamo verbale per altri fatti, e la mattina successiva aveva informato il datore di lavoro di avere necessità di un periodo di riposo, inviandogli il codice di un certificato del medico curante. Nel frattempo il dipendente, all’insaputa del datore di lavoro, si era ricoverato per una patologia pregressa e, scaduto il termine indicato nel primo certificato, non era rientrato a lavoro e non aveva dato comunicazione. Dopo 5 giorni di assenza ingiustificata l’azienda gli ha inviato un richiamo disciplinare, senza avere riscontro, quindi lo ha licenziato per giusta causa.

Da sei mesi positiva al Covid, Nada Cava: «Mi sento troppo sola». In settimana il 21esimo tampone


Il Tribunale di Chieti ha accolto le istanze dell’azienda curate dagli avvocati Angela Monni di Siracusa e Giacomo Neri di Chieti e, nel rigettare il ricorso, ha evidenziato un importante principio: «In tale contesto - si legge nella sentenza - neppure il rilascio del certificato medico da parte del medico pubblico o convenzionato con il Ssn e la trasmissione in via telematica all’Inps costituiscono adempimenti sufficienti a garantire il rispetto degli obblighi nei confronti del datore di lavoro in quanto la trasmissione dell’attestato di malattia all’Inps garantisce la regolarità del rapporto da un punto di vista previdenziale ma non risponde alla finalità di rendere edotto il datore di lavoro sul tipo di patologia determinante l’assenza e sulla sua prognosi e che al raggiungimento di tale ultima finalità è possibile pervenire solo attraverso un atto del lavoratore consistente nella comunicazione della propria copia dell’attestato di malattia. «Ci è molto dispiaciuto - dice il fondatore di Sos Utenti, Gennaro Baccile - , ma il lavoratore, in un contesto economico con elevata disoccupazione, deve fare attenzione a rispettare le regole sia comportamentali, sia normative». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA