Le buste della spesa non erano ecologiche: multe salatissime

Le buste della spesa non erano ecologiche: multe salatissime
di Alessandra Di Filippo
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Sabato 16 Novembre 2019, 09:31
La classica busta di plastica usata per fare la spesa, se non a norma, può costare molto, ma molto caro. Lo sanno bene i titolari di quattro negozi della Val Pescara che dovranno pagare multe per un totale di 30 mila euro. Più o meno, ottomila euro a testa. Nel corso di controlli effettuati nelle scorse settimane dai militari della stazione carabinieri forestale di Tocco da Casauria, sono stati sorpresi a fornire ai clienti, per il trasporto dei vari prodotti, borse in plastica non conformi alla normativa vigente o a titolo gratuito o, ancora, senza evidenziare nello scontrino il loro acquisto, come invece prevede un articolo introdotto recentemente nel Decreto Ambientale del 2006.

Gli accertamenti, incentrati proprio sulla commercializzazione degli shopper, sono stati condotti nei comuni di Scafa, Manoppello, Bolognano e Popoli e in ben sei esercizi commerciali sono state riscontrate irregolarità. Per quattro soltanto sono scattate le sanzioni con l'elevazione di sei verbali e sanzioni amministrative per 30mila euro. Multe, ma anche sequestri. In due attività, una di Scafa e l'altra di Manoppello, sono finite infatti sotto ai sigilli circa cinque chili e mezzo di buste di plastica non conformi alle nuove norme. Norme che parlano chiaro e prevedono la possibilità di utilizzo di soli tre tipi di sacchetti: quelli riutilizzabili, quelli biodegrabili e compostabili e gli 'ultraleggeri' ossia le buste per la frutta o gli affettati. I carabinieri forestali fanno presente che la campagna di controlli è stata avviata poiché la plastica, materiale relativamente economico e di larghissimo impiego, non è biodegradabile e rappresenta una delle principali cause dell'inquinamento ambientale che compromette l'aria, il suolo, i fiumi, i laghi e gli oceani, danneggiando, e talvolta uccidendo, gli animali che vivono in questi ecosistemi.
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